''L'Aquila rischia l'esplosione della bolla immobiliare, è folle continuare a costruire''

06 Febbraio 2013   10:55  

Saturazione edilizia: è questo il rischio che l'ingegnere Marino Bruno intravede nel futuro prossimo dell'Aquila.

Un rischio paradossale: oggi, a seguito del sisma molte case sono inagibili e forte è la domanda di abitazioni. Nel giro dei prossimi anni le case potrebbero diventare invece troppe.

''A L'Aquila - spiega Marino Bruno - il vecchio piano regolatore consente l'edificazione di nuove case per 20mila persone.
Poi ci sono le variati ai vincoli decaduti che potrebbero portare a loro volta all'edificazione di altre nuove case per 15mila abitanti.
Aggiungiamoci infine tutta l'edificazione post-sismica, ovvero il Progetto case e le migliaia di casette fai da te e, ovviamente le case che devono essere ricostruite''.

Il risultato è che in termini di cubature disponbili L'Aquila rischia di raddoppiare, il problema è che la popolazione molto difficilmente raddoppierà, ed anzi attualmente sta diminuendo insieme alla domanda di abitazioni.
Il rischio è che dunque possa esplodere una gigantesca bolla immobiliare, che provocherà il crollo delle vendite e degli affitti. Dopo aver distutto inutilmente ettari ed ettari di suolo agricolo e di paesaggio.

intervista di Filippo Tronca
montaggio di Marialaura Carducci


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