L'Aquila rugby delude al Fattori (12 a 17 con la Lazio) ma si avvicina alla salvezza

Lorenzetti: "dovevamo vincere"

01 Aprile 2012   17:21  

L’Aquila Rugby non riesce a vincere contro la Lazio e deve accontentarsi del solo punto di bonus.

Risultato finale: L’Aquila Rugby 12 Lazio 17

Pesce d’Aprile al Fattori, sia per chi si aspettava una prova al di sopra della media dei neroverdi, che per gli spettatori Rai che si trovano davanti uno striscione chiaramente ironico: “L’Aquila è stata ricostruita”.

Per quanto riguarda la classifica, L’Aquila si porta a +7 dal fanalino di coda Catania (che ieri ha perso 13 a 22 con Reggio) e può ritenersi virtualmente salva. Ovviamente sarebbe stato bello conquistare la salvezza matematica con una vittoria casalinga odierna, ma, allo stato dei fatti, bisogna accontentarsi del punto di bonus.

Accantonati sogni di gloria e pensieri anacronistici, rimane una squadra che soffre in ogni fase di gioco, fatica a muovere l’ovale e ci si rende subito conto che il punto conquistato oggi vale oro. La Lazio, dal canto suo, conquista quattro punti vitali che la portano definitivamente fuori dalle contese in zona salvezza.

Primo tempo. Davanti ad un centinaio di tifosi atalantini ed altrettanti aquilani, partono bene gli ospiti e al 2’ De Kock potrebbe siglare i tre punti ma manca il bersaglio. Stessa sorte 4 minuti dopo per il calcio di Gerber che termina a lato. Al 14’ Gerber aggiusta la mira e porta L’Aquila avanti. 3-0. Al 17’ la Lazio potrebbe segnare la prima meta. Mischia aquilana distrutta e la terza linea ospite si butta oltre la linea per schiacciare a terra ma perde il pallone un istante prima di poggiarlo. Dalla mischia seguente, i neroverdi escono di nuovo sconfitti, l’ovale cambia possesso e la Lazio continua ad insistere spingendo sul pacchetto aquilano fino alla meta del 23’ ad opera di Manu. De Kock trasforma. 3-7. Al 29’ Gerber accorcia al piede da 22 metri. 6-7. Al 35’ la Lazio allunga di nuovo con il calcio di De Kock da 30 metri. 6-10. Rimane il tempo per due errori al piede al 40’ di De Kock e al 43’ di Gerber.

Secondo tempo. Si comincia con il minuto di raccoglimento per le vittime del terremoto che l’arbitro aveva dimenticato di far rispettare ad inizio match. Partita noiosa fino allo spunto degli ospiti al 23’. Azione insistita nella ventidue aquilana, con palla allargata a destra, Manu raccoglie l’ovale, rompe un placcaggio e schiaccia in meta. De Kock trasforma da posizione impossibile. 6-17. 26’ Gerber accorcia al piede. 9-17.  Al 39’ Gerber centra i pali da trenta metri e realizza i tre punti che portano L’Aquila sotto il break. 12-17. All’ultimo secondo Panetti prova a superare la difesa laziale, ma viene portato fuori a due metri dalla linea di meta.

Non una bella partita. L’Aquila porta a casa un punto che significa, virtualmente, una salvezza quasi assicurata. “Credo che alcune decisioni arbitrali abbiano influito nel corso del match” commenta Umberto Lorenzetti. “Fuorigiochi non visti, vantaggi non dati e loro giocatori che si tuffavano sistematicamente oltre in ogni punto di incontro. Ovviamente non posso ritenermi soddisfatto, oggi dovevamo e volevamo vincere, anche se tengo a rimarcare il buon atteggiamento dei ragazzi che hanno reagito bene in campo. Sono convinto che il rugby più bello lo abbiamo fatto vedere noi. Oggi avevamo anche diversi problemi di formazione. Abbiamo sofferto soprattutto in mischia e in touche. Sulla seconda meta di Manu dovevamo essere più incisivi sui placcaggi e fermarlo prima”.

Matteo De Santis


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