L'Aquila torna fragile al Fattori, L'Aquila - Pontedera 0-2

Frediani coglie il palo, Caponi azzecca la punizione

30 Marzo 2014   19:16  

Il risultato finale differisce di un gol, ma nella sostanza finisce esattamente come un anno e mezzo fa: il Pontedera espugna il Fattori e legittima le proprie ambizioni play off, L’Aquila torna sulla terra e si vede nuovamente raggiunta dal Pisa e scavalcata dal Catanzaro.

Non che fino a ieri stesse in orbita, ma il kappaò odierno conferma la fragilità casalinga della truppa di Pagliari e ridimensiona di certo l’ entusiasmo post Benevento e quella sicurezza di un posto al sole nella griglia play off. Sia chiaro, un posto nella poule spareggi, a meno di clamorosi accadimenti, L’Aquila dovrebbe accaparrarselo. Ma per giocarsi il quarto o quinto posto serve cullarsi meno in queste certezze e ritrovare quella cattiveria che oggi, per lunghi tratti, non si è vista.

Quello che preoccupa, dicevamo, è la sterilità casalinga di questa squadra. Basta leggere classifica e risultati per farsi un’ idea: un treno in corsa in trasferta, un ciuco al trotto in casa. Al Fattori spesso manca la capacità di imporre il proprio gioco, quasi sempre manca qualcuno che capitalizzi quelle poche palle gol create. Ma sono limiti senza i quali, evidentemente, L’Aquila starebbe parlando di promozione diretta e non di play off.

La partita di oggi riflette l’ analisi. Metteteci che senza Corapi difficile che in mezzo al campo si trovi il bandolo della matassa. Poi che Indiani legge alla perfezione il tema tattico della partita, varando per l’ occasione un 3-5-2 che disinnesca gli esterni rossoblù. Infine che in un match (pure noiosetto) da 0 a 0, Frediani coglie il palo, Caponi azzecca la punizione.    

Tutto il resto sono chiacchiere da bar o spunti per la sala stampa. Qualche dato, però, resta. Per l’ ennesima volta l’ attaccante partito titolare viene sostituito al primo della ripresa. Per l’ ennesima volta Vettraino va in tribuna e Agnello in panchina. Dopo quattro partite senza gol subiti, L’Aquila ne rimedia due, entrambi su palla inattiva.    

In un match a lungo noioso, dicevamo, la cosa più bella (insieme al gesto tecnico di Caponi) arriva dagli spalti. Rinnovata l’ amicizia ventennale tra due tifoserie che, prima del match, si sono ritrovate a pranzo. Gli ultras del Pontedera hanno esposto due striscioni nel settore ospiti, entrambi applauditissimi dal Fattori: “6-4-2009, quinto anniversario insieme al popolo aquilano” e poi “Pontedera e L’Aquila, 20 anni di gemellaggio”. La Curva Sud ha risposto con dei cori pro Pontedera. 

La cronaca. Libertazzi vince il ballottaggio con Pià al centro dell’ attacco, Pagliari preferisce di nuovo Gallozzi ad Agnello a centrocampo. Il capitano Pomante torna al centro della difesa insieme a Zaffagnini.

Indiani opta per un 3-5-2 con Regoli e Pastore cursori esterni e Grassi libero di muoversi intorno ad Arrighini. L’ arbitro è Pezzuto di Lecce, lo stesso di Perugia – L’Aquila.

Tanta densità in mezzo al campo, L’Aquila allora prova ad imporsi sugli esterni. Ma Frediani è francobollato dal pari età Pastore e non spinge come al solito. Tocca a Gallozzi proporsi spesso in sovrapposizione e all’ 8’ proprio l’ ex Padova mette in mezzo per il velo di Libertazzi, arriva in corsa Del Pinto che però è disturbato e spara alto. Rispondono poco dopo i toscani, gran controllo di Grassi e sinistro dalla distanza, Testa si allunga. Tanti sbadigli fino alla ripresa.

Che si apre con la sostituzione di Libertazzi. Pagliari evidentemente vuole dare meno riferimenti in avanti e inserisce Pià per provare a sfruttarne la rapidità. Ma al 6’ è da uno scambio tra Del Pinto e Maltese che nasce l’ occasione più limpida dei rossoblù. Dal dai e vai tra i due centrocampisti nasce l’ appoggio in verticale per Frediani che a girare di destro centra il palo opposto. L’Aquila prova a spingere e Indiani ridisegna i suoi inserendo Verruschi e Pera e passando ad un più offensivo 4-3-1-2 con Grassi dietro le punte a fungere da collegamento tra i reparti. Ed è proprio Grassi che al 23’ conquista la punizione della svolta. Caponi dai venti metri disegna la parabola perfetta che supera la barriera ed entra in porta a fil di palo. Pagliari tenta il tutto per tutto inserendo Agnello e Ciciretti e passando al 4-2-4. Ma L’Aquila, complice il primo caldo, non trova le energie per recuperare e al 39’ capitola: Grassi su punizione pennella in mezzo di sinistro, dormita generale della difesa e Regoli, di testa, raddoppia.

L’AQUILA – PONTEDERA 0-2

MARCATORI Caponi al 23’, Regoli al 39’ s.t.

L’AQUILA (4-3-3) Testa 6; Pedrelli 6, Pomante 5,5, Zaffagnini 5,5, Dallamano 5,5; Gallozzi 5,5 (dal 30’ s.t. Ciciretti s.v.), Maltese 5,5 (dal 24’ s.t. Agnello 5,5), Del Pinto 6; Frediani 6, Libertazzi 5 (dal 1’ st Pià 5), De Sousa 5,5. (P. Addario, Scrugli, Ingrosso, Triarico). All. G. Pagliari 5.

PONTEDERA (3-5-2) Ricci 6; Gonnelli 6 (dal 12’ s.t. Verruschi 6), Vettori 6,5, Pezzi 6; Regoli 6,5, Bartolomei 6 (dal 37’ s.t. Luperini s.v.), Caponi 7, Di Noia 6, Pastore 6,5 (dal 17’ s.t. Pera 6); Grassi 7, Arrighini 6. (S. Addario, Cianci, Gasbarro, Picone). All. Indiani 6,5. 

ARBITRO Pezzuto di Lecce 6.

NOTE paganti 1681, abbonati 320, incasso non comunicato. Ammoniti Maltese, Caponi, Bartolomei, Zaffagnini. Angoli 4-3.

Alessandro Fallocco

 

 


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