L'Aquila, tutto l'entusiasmo di Chiodi. "Mi sto appassionando sempre più.Il nostro è un club ambito"

A due mesi dal suo insediamento,il punto col presidente rossoblù

13 Agosto 2012   15:30  

Alla vigilia di Ferragosto, a distanza di un mese circa dalla partenza per il ritiro di Amandola e a due mesi esatti dall’ insediamento ufficiale dietro la scrivania più importante del club rossoblù, abbiamo fatto il punto con il presidente Corrado Chiodi. Imprenditore capace di passare da piccolo a grande nel giro di tre anni, poco avvezzo alle parole e più ai fatti, ma comunque cordiale ed intelligente nel cogliere l’ importanza della comunicazione. Finalmente uno che va ripetendo che vuole restituire ad un territorio che gli sta dando, a differenza dei tanti prenditori (sì, avete letto bene: prenditori, non imprenditori) che in questa città hanno guadagnato grazie agli aquilani badando solo a riempire il materasso. Uno che trasmette fiducia ed entusiasmo, uno che ama pensare sempre in positivo e, soprattutto, con lo sguardo costantemente rivolto al futuro. Con questo Corrado Chiodi, abbiamo fatto il punto su squadra, società e futuro rossoblù.

Presidente, iniziamo dall’ ultima amichevole di Ancona. Come ha visto i ragazzi?

Un po’ di tensione di troppo, è stata partita vera. Ho visto una squadra affaticata ma più incisiva. Il gruppo è nuovo, hanno bisogno di fare squadra.

L’Ancona sembrava andare a mille…

Avevano una settimana di ritiro in meno sulle gambe. E poi abbiamo un mister che crede molto nei carichi estivi. Mi ripete spesso che questo è il “periodo degli asini.” Sabato, addirittura, la mattina si sono allenati ed il pomeriggio hanno giocato.

Il 19 a Foligno il primo impegno ufficiale.

Ci terrei a fare bella figura. Dopo di che valuteremo come muoverci.

Intende sul mercato? Ci spieghi meglio.

Ci sono un paio di elementi di spessore di cui stiamo valutando un eventuale inserimento, tenendo conto di ingaggi ed equilibri. E poi qualcosa dipenderà anche dal mercato in uscita.

Nel senso che un paio di tagli libererebbero un posto per un altro acquisto?

Esatto, ma sapete bene come va il mercato. Quando si ha un contratto in mano è sempre difficile piazzare qualcuno.

E sui giovani, invece?

Valuteremo anche questo aspetto. La settimana prossima avremo un incontro con la Roma. Valuteremo un’ ipotesi di affiliazione del settore giovanile e una collaborazione tecnica. Speriamo di avere qualche buon ’93.

Canale aperto con la Roma, c’ è lo zampino del vicepresidente Massimo Mancini.

Massimo ha un ottimo rapporto con Fenucci e un’amicizia in comune con Sabatini. Al di là di questo, si sta entusiasmando, è un vulcanico. Una fucina di idee, ne caccia una ogni giorno.

A lei, invece, a due mesi esatti dal suo insediamento, come va? A sentirla trasmette entusiasmo.

Mi sto appassionando sempre di più. Questi colori mi prendono, il calcio mi è sempre piaciuto. Per me è fondamentale che al mio nome venga associato in ambito sociale e sportivo qualcosa di positivo.   

Le è cambiata un po’ la vita?

Sì, tanti mi fermano e mi ringraziano, mi spronano. D’altro canto, invece, tutta questa visibilità qualche problemino me lo sta creando.

Cioè?

Da quando sono presidente non passa giorno che sui miei cantieri non ci sia un controllo. D’ altronde me l’ aspettavo, l’ avevo messo sul piatto. A questi signori però vorrei dire che sono sempre lo stesso di qualche mese fa.

In città, comunque, si respira un clima di fiducia nei confronti della società.

Assolutamente. E ci tengo a precisare che L’Aquila adesso è un club ambito, ogni tanto arriva una telefonata esplorativa. Qualche giorno fa, invece, ho ricevuto proprio una richiesta esplicita per entrare in società. Per noi è un bel segnale, significa che stiamo lavorando bene.

Ci dica qualcosa di più. Di chi si tratta?

Non anticipo nomi, non è gente che cerca pubblicità gratuita. Posso solo dire che imprenditori non aquilani non li valutiamo neanche e che questo è un costruttore che conosco e che stimo. Io gli ho chiesto una sponsorizzazione, lui mi ha risposto che vorrebbe entrare.

Quindi?

Adesso ne parleremo con il cda. Tra gli attuali soci c’ è un bell’ equilibrio, vedremo insieme se sarà il caso di aprire le porte ad un altro imprenditore. Nel caso non si tratterebbe di un ingresso minimo e, se si deve chiudere, allora spero si faccia prima dell’ inizio del campionato.

Nel frattempo avete cambiato sede sociale.

Sì, ci siamo trasferiti nel complesso commerciale Panorama, vicino agli uffici della mia azienda. Abbiamo preso in affitto un appartamento da 140 mq. Volevo una sede di rappresentanza più degna, che permetta un miglior lavoro anche ai nostri dirigenti. Vorrei allestire una sala con uno schermo gigante per visionare le partite e per le conferenze stampa, e poi varie stanze per il direttore generale, il settore giovanile, il marketing e la segreteria. Porte sempre aperte a stampa e sostenitori.  

Un vostro obiettivo è quello di riavvicinare la città. Avete appena lanciato la campagna abbonamenti.

A sentire i primi commenti, un successone. Non abbiamo ritoccato nessun prezzo, anzi abbiamo abbassato quello di qualche biglietto e stiamo studiando altre offerte. Non è il prezzo del singolo tagliando che ci fa la differenza, noi puntiamo al ritorno del pubblico. Vogliamo coinvolgere la città, le famiglie. Per chi fa calcio è importante il sostegno della propria gente.

Alessandro Fallocco  

 


 



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