L'Aquila: variante Sud e ferrovia. Cgil: "300 milioni di fondi del terremoto bloccati"

14 Aprile 2012   13:38  

Trecento milioni di euro bloccati da tre anni. E' l'ennesima storia che sa di beffa quella narrata dalla Cgil dell'Aquila. I fondi, previsti dalla legge 77 sul terremoto, sono quelli dell'Anas (200; solo 95 già utilizzati per la manutenzione straordinaria post terremoto, ripristino viabilità e nuova viabilità di accesso ai nuovi quartieri) e della Rete ferroviaria italiana (100).

Risorse destinate in gran parte a nuove opere infrastrutturali, anche di carattere strategico per il comprensorio, come la Variante Sud del capoluogo (3 lotti: Sassa Nsi-Galleria di Roio/Galleria di Roio-nuovo svincolo di Bazzano/Bazzano-San Gregorio), o il potenziamento della linea ferroviaria tra Sassa e San Gregorio (35 milioni), nel tratto urbano che sarebbe dovuto diventare metropolitana di superficie con l'eliminazione di 15 passaggi a livello (con relativa viabilità accessoria) e la realizzazione di 4 nuove stazioni con altrettanti parcheggi di scambio.

Tutti progetti già in fase esecutiva, ma la cui realizzazione sembra ancora lontana ha detto il segretario provinciale della Filt Domenico Fontana.

Spendere queste risorse significa anche aiutare l'occupazione ha poi aggiunto Umberto Trasatti, che ha ricordato come la provincia dell'Aquila abbia il 36,5% di disoccupazione giovanile, 9 punti in più rispetto alla media regionale.

E tra i trecento milioni non spesi, nella contabilità del commissario ci sono anche i 90 milioni destinati alle imprese per la ripresa economica attraverso l'ormai noto regime del "de minimis".

servizio Marco Signori
riprese e montaggio Alessandro Di Giacomantonio 


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