L'Arma di Carabinieri fa il bilancio degli interventi estivi, in aumento litigiosità in famiglia

05 Settembre 2018   12:02  

La fine della stagione estiva è un’ottima occasione per redigere un bilancio sull’andamento delle attività dell’Arma lungo il litorale e, quindi, a PESCARA e a MONTESILVANO, nonché per stilare un resoconto sui primi 8 mesi dell’anno.

Questa analisi vuole evidenziare solo alcune delle molte voci che occupano l’attività quotidiana dei Carabinieri in questi due centri dalle dinamiche complesse e impegnative. In particolare, il dato che si vuole rimarcare è quello della dinamicità dei servizi sul territorio e, pertanto, gli interventi effettuati in 8 mesi dalle pattuglie dell’Arma di città in regime di Pronto intervento per ogni necessità (dall’incendio, al soccorso, al sopralluogo, al rilevamento di un incidente stradale, alla composizione dei dissidi, alle liti di ogni genere). Proprio quest’ultimo aspetto è quello su cui ci si vuole focalizzare.

L’Arma a Pescara e Montesilvano ha effettuato quasi 5.000 interventi con le sue unità distribuite e operanti in queste due città. Di questi, oltre 400 sono per privati dissidi e, quindi, litigi, in ogni dove e per ogni motivo, spesso futile, segno di un’intolleranza sempre più diffusa nella società.

Si litiga nei locali pubblici, spesso nei bar, per strada, per un parcheggio, per fatti di viabilità, per questioni condominiali, tra parenti, in famiglia, a scuola, nei luoghi di lavoro, per i cani che abbaiano, per rumori molesti, per un’offesa presunta. Soprattutto si litiga ad ogni ora del giorno e sovente per questioni bagatellari, non ci sono zone delle due città esenti dalla problematica.

Ciò comporta una continua attenzione e una costante proiezione delle pattuglie per affrontare questo fenomeno che, bisogna dirlo, distrae il dispositivo da compiti di controllo del territorio ritenuti più importanti. Ad esempio, la media dei litigi a Pescara è di 36 al mese, più di uno al giorno. Di questi, oltre 100 sono per lite in famiglia (14 al mese). Spesso il conflitto, il contenzioso si compongono bonariamente e quindi l’intervento è risolutivo. Altre volte, per placare animi focosi e irascibili, è necessario fare ricorso alla particolare flemma ed alla professionalità dei militari che devono essere capaci di stemperare gli animi, qualche volta alimentati da un abuso di bevande alcoliche, e riportare alla calma i contendenti.

Non è facile, ma l’esperienza ormai acquisita dagli equipaggi consente il più delle volte di ottenere risultati positivi. Talvolta, invece, davanti al perpetrarsi di atteggiamenti irriguardosi ed arroganti scatta la denuncia o l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale. Stiamo parlando di liti che non riguardano la violenza di genere ed i maltrattamenti in famiglia che pretendono una rigorosa attenzione da parte delle forze dell’ordine ed un diverso tipo di intervento o procedura.

Qui di seguito si riportano alcuni dati e risultati che sintetizzano l’impegno dell’Arma: Pescara:  persone che hanno avuto accesso all’interno delle caserme cittadine, circa 7.000  denunce di smarrimento 2.366  incidenti stradali rilevati, 30  persone controllate, circa 9.000  mezzi controllati, più di 5.000  interventi scaturiti da richieste al 112, 2.446  interventi per liti in genere, 291 di cui interventi per lite in famiglia, 108 Montesilvano:  persone che hanno avuto accesso all’interno della caserma, circa 5.000  denunce di smarrimento, circa 1.500  incidenti rilevati, 12  persone controllate, circa 7.000  mezzi controllati, oltre 4.000  interventi scaturiti da richieste al 112, 2.620  interventi per liti in genere, 115 di cui interventi per lite in famiglia, 70

Particolare attenzione è stata poi riservata ai locali notturni che favoriscono la “movida” spesso criticata e fonte di disturbo per le abitazioni prospicienti e per i residenti in genere. Anche al fine di verificare la regolarità di queste attività, lungo la riviera nord di Pescara ed in quella di Montesilvano, sono stati controllati locali/stabilimenti ove si svolge discodancing.

Le verifiche sono state svolte dopo la mezzanotte allo scopo di meglio accertare il rispetto delle diverse normative sul lavoro, sulla sicurezza e sull’igiene, nonché sulle buone pratiche da seguire per consentire una “buona” movida.

Ai servizi hanno partecipato anche militari del NAS e del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro per verificare la regolarità delle assunzioni, specie degli addetti alla sicurezza.



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