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L’Università torna in centro storico. Dopo tre anni e mezzo dal terremoto del 2009. Questo il grande significato dell'inaugurazione del Polo umanistico nel modernissimo edificio bianco, dotato di cuscinetti anti-sismici, nè provvisorio nè d'emergenza, bensì definitivo, realizzato al posto dell’ala est dell’ex ospedale San Salvatore, e che sostituirà palazzo Carli e palazzo Camponeschi, ora gravemente danneggiati dal sisma.
Un intervento che rappresenta un esempio di innesto contemporaneo in un contesto urbanistico relativamente antico. Che può piacere e non piacere, ma che rappresenta una valida opzione in vista della ricostruzione della città.
Il nuovo edifico potrà essere fruito da circa 3mila studenti. L'intervento è costato 14,5 milioni di euro, per una superficie di 11.500 metri quadri. Il costo è dunque di 1250 euro a metro quadro e tenuto conto della qualità dell'edifico e il suo essere dotato di cuscinetti antisismici, la cifra apare senz'altro ben spesa.
Saranno disponibili 19 aule didattiche per un totale di 1190 posti.
Tra queste due aule da 150 posti e due da 100 posti.
C'è poi la bellissima e luminosissima aula magna da 218 posti, ben 60 studi destinati ai docenti per un totale di 119 posti. E ancora una sala lettura da 250 posti, laboratori, uffici amministrativi, sale riunioni, segreterie.
Nel suo intervento il rettore Ferdinando Di Orio ha affermato:
'' Questa è la ripresa di una grande operazione culturale - ha sottolineato nel suo intervento il rettore Ferdinando Di Orio - dopo questo meraviglioso polo umanistico recupereremo la parte più antica dell'ex-ospedale san Salvatore.
Intanto potremo disdire l'oneroso canone di affitto del capannone industriale di Bazzano. Abbiamo già realizzato le stutture del dipartimento di Informatica al Polo biologico di Coppito.
A marzo poi tornerà disponibile la sede di ingegneria di Roio. E ciò consentirà di disdire anche l'affitto dello stabile dell'ex-Optimes che tante polemiche ha suscitato in città''.
Potremo cos' avvicinarci all'obiettivo da noi prefissato sin dal giorno dopo il sisma, di restituire ai nostri 26mila studenti delle sedi idonee. Lo meritano, anche per difficoltà eroiche che hanno dovuto affrontare in questi ultimi tre anni.''.
Di Orio si toglie poi qualche sassolino dalla scarpa: ''Quanti ostacoli abbiamo dovuto superare - accusa il Rettore - quante polemiche pretestuose, quanti inutili tentativi di boicottaggio.
Anche nei confronti di questo polo umanistico. C'e chi avrebbe voluto attendere che prima si realizzassero i servizi e le infrastrutture. Chi avrebbe preferito aspettare ancora. Ma aspettare cosa? Attendere che si realizzino tutte le condizioni avrebbe condannato all immobilismo. L'Aquila non se lo può permettere, oggi più che mai
Ora infatti non avremmo questa magnifica struttura. Che non è nè provvisoria nè transitoria. Mi sorprendono per questo, e non poco, le polemiche su qualche ritardo dell'inizio dell'attività didattica. Forse varrebbe la pena di ricordare che quali e quanti sono gli Atenei italiani che possono vantare una struttura come questa per i loro poli umanistici. Atenei che come noi non hanno dovuto certo affrontare un terremoto''
Il rettore si riferisce in particolare alle critiche da parte degli studenti di Azione giovani sulla mancanza di certezze relativamente all'effettiva fruibilità del polo umanistico.
La risposta, tuttosommato soddisfacente è arrivata solo in queste ore: si potrà fare lezione a partire da lunedi prossimo. Bisognerà aspettare qualche settimana per la messa in funzione di biblioteca e segreteria.
Nel nostro servizio interviste al responsabile del progetto Piero De Santis, al sindaco Massimo Cialente, a studenti che danno un giudizio dell'opera e denunciano il caro-affitti, problema che se non si risolve comprometterà il futuro e la competitività dell'Università dell'Aquila.
di Filippo Tronca
immagini e montaggio Marialaura Carducci