L'assemblea cittadina a Chiodi "dia pubbliche spiegazioni"

12 Luglio 2010   10:17  

Dopo le vicende di Roma, quando il 7 luglio 2010, circa 5000 aquilani giunti nella capitale per chiedere il rispetto dei propri diritti e della propria condizioni di terremotati, si sono trovati la strada sbarrata da uno schieramento di forze dell'ordine in tenuta antisommossa  con il bilancio di fine giornata  di  3 feriti e pochi risultati, domenica 11 è stato il giorno dell'analisi.

L'Assemblea cittadina, riunita in piazza duomo, chiede pubbliche spiegazioni  al Commissario Chiodi e  il vice presidente del consiglio regionale De Matteis, i quali, secondo quando riferiscono dall'assemblea "hanno rilasciato dichiarazioni che  avallano sostanzialmente la tesi della provocazione da parte dei manifestanti (che si vogliono in tal modo  vogliono criminalizzare e screditare) l'assemblea  chiede di dare conto e dimostrare quanto pubblicamente dichiarato."

In particolare  al Commissario Chiodi, i membri dell'assise pubblica chiedono che apra un confronto pubblico con il  vice-commissario Cialente, al fine di chiarire le tante voci e dichiarazioni che si susseguono negli ultimi tempi, riguardo alla mancanza o alla non capacità di spesa dei fondi per la ricostruzione.


La richiesta di una pubblica chiarificazione si unisce alla decisione di inviare una lettera al Ministro Maroni con la quale "si respingono le accuse delle forze dell'ordine su presunte provocazioni dei manifestanti, si chiede un'inchiesta al Ministro e le dimissioni dei dirigenti che hanno dato una versione tendenziosa dei fatti."

La lettera approvata dall'assemblea ora dovrà essere sottoscritta da tutti gli attori istituzionali che hanno aderito e/o partecipato alla manifestazione, in primo luogo quindi i sindaci, il presidente della provincia, i sindacati, l'università, la curia.

L'assemblea infine ha scelto di elaborare una legge di iniziativa popolare sul terremoto, da presentare all'inizio dell'autunno (dopo aver raccolto le 50 mila firme previste dalla Costituzione per tale iniziativa).

Prossimo incontro dell'assemblea cittadina sarà mercoledì alle ore 18.

Di seguito il testo della lettera da inviare al Ministro Maroni
"Al Ministro degli Interni On. Roberto Maroni.

Signor Ministro, abbiamo letto le Sue dichiarazioni riguardo la richiesta di indagine per verificare i fatti accaduti durante la manifestazione degli aquilani a Roma del 7 luglio scorso. Chi le scrive è l'assemblea dei cittadini del presidio di Piazza Duomo, promotrice di quella manifestazione. La presente è per portare alla sua conoscenza degli elementi in grado di aiutare lo svolgimento dell'inchiesta. Abbiamo sentito il capo della Digos di Roma, il Questore di Roma e anche il capo della Polizia, dott. Manganelli, evocare la presenza di elementi esterni a noi estranei che avrebbero agito da agenti provocatori. La informiamo che di quel che è accaduto gli unici responsabili siamo noi, cittadini aquilani, madri, padri, figlie e figli. Di questo CI ASSUMIAMO TUTTI UNITI PIENA E UNICA RESPONSABILITA'. Tutto il resto sono delle assolute falsità.
Riteniamo nostro diritto far sentire la nostra voce pacificamente nei palazzi dove si vuol negare il futuro alla nostra Terra e ai nostri figli. Questo diritto lo difendiamo, siamo determinati e uniti, senza mai retrocedere, con i nostri Sindaci e i nostri gonfaloni, sempre con le mani alzate, con i nostri volti ben visibili e armati solamente della bandiera neroverde della nostra città (tutte rigorosamente con asta di plastica
leggera). Tutti i filmati possono testimoniarlo. Noi non abbiamo nulla da nascondere. Sfidiamo chiunque a dimostrare il contrario.
I dirigenti del suo Ministero che affermano il contrario, a cominciare dal dott. Manganelli, o sono male informati o, molto probabilmente, agitano inesistenti spettri per coprire i propri errori. In entrambi i casi riteniamo che incarichi così delicati non possano essere più ricoperti da persone che mentono per coprire
le proprie responsabilità screditando le Istituzioni che rappresentano.
Per questo Le chiediamo di procedere alla loro immediata sostituzione.

Siamo a Sua completa disposizione, se riterrà utile ascoltarci nell'ambito dell'inchiesta che ci auguriamo sia rapida e approfondita.

Rileviamo comunque che l'attenzione data dal governo - e conseguentemente da  molti mezzi di informazione - agli incidenti e alle presunte provocazioni,  rappresenti solo uno spostamento dell'attenzione rispetto ai problemi e alle richieste di cui i cittadini manifestanti erano portatori: cioè il loro SOS Ricostruzione (che significa Sospensione delle tasse, Occupazione, Sostegno all'economia), e soprattutto la necessità di una legge organica sul terremoto che stabilisca tempi e finanziamenti certi e che possa consentire di riprogettate il futuro del territorio. Tutti problemi sui quali nessuna risposta è stata data dal governo.

Dal tendone di Piazza Duomo, i cittadini dell'Assemblea le porgono

Distinti Saluti"

Foto di Patrizio Migliarini


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