L'erba germoglia nei vicoli di Tione degli Abruzzi

Il cratere minore

09 Ottobre 2010   08:30  

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Ad alzare lo sguardo oltre le mura della città lungo la valle, i borghi del cratere sismico sembravano mucchietti di stelle precipitate dal cielo.

I terremotati del contado che fondò tanti secoli fa L'Aquila, hanno trascorso la loro prima estate nei villaggi dei Map, alias Moduli Abitativi Provvisori, allestiti vicino i borghi più distrutti, come Fossa, Villa Sant'Angelo, Tione degli Abruzzi, Castelnuovo, Paganica, Tempera, Arischia, Poggio Picenze Tussillo, Fagnano, Roio, e la più famosa Onna e altri ancora.

Commuovente è stato vedere i tanti emigrati che sono tornati e hanno passato l'estate in tenda, perché la loro seconda casa è inagibile. E il santo patrono lesionato dal sisma portato in processione il giorno della festa dai Map al Mep, ovvero al modulo ecclesiastico provvisorio, uno dei tanti spuntati in queste valli, dove ci sarebbero centinaia di chiese vere da ricostruire.

Su questi borghi diruti incombe un incantesimo burocratico chiamato Piano di ricostruzione. Prima della sua approvazione neanche una pietra potrà essere mossa all'interno dei centri storici.

I sindaci con pochi mezzi sono alle prese con grossi problemi. Intanto le erbacce invadono i vicoli e le piazzette abbandonate, dimostrando che la vita è tenace e riesce ad attecchire anche nei luoghi più estremi.

Comincia da Tione degli Abruzzi il nostro viaggio nel cratere minore.


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