Questa mattina, un gruppo di attivisti animalisti ha portato avanti un blitz ai Musei Capitolini di Roma. Tre attiviste del movimento Ribellione Animale hanno scelto due statue come veicoli del loro messaggio, in un'azione diretta non violenta. Tra di loro, spicca Maria Sofia Federico, 19 anni, originaria di Valmontone, che si è denudata davanti alla statua della Lupa Capitolina. Altre due attiviste hanno lanciato ragnatele finte di colore viola sulla statua di Marco Aurelio a cavallo e si sono attaccate al pavimento di fronte ad essa. Sulle loro magliette erano presenti gli slogan "Basta animali nei circhi" e "Ribellione Animale Futuro Vegetale".
La protesta fa parte della Campagna Kimba, avviata l'1 febbraio con un'azione di disobbedienza civile a Piazza del Popolo, ispirata dalla storia di Kimba, un leone scappato dal circo che lo teneva prigioniero a Ladispoli. La fuga di Kimba è stata considerata un atto di ribellione e di resistenza contro lo sfruttamento animale.
Ribellione Animale chiede l'abolizione dell'utilizzo degli animali nei circhi in Italia e la liberazione di tutti gli animali attualmente costretti a esibirsi. Nonostante la legge n.106 del 2022 abbia già vietato l'uso degli animali nei circhi, il governo italiano continua a finanziare queste attività. Attualmente, ci sono 54 circhi con animali non umani in tournée in Italia, coinvolgendo circa 2000 animali esotici.
Il movimento animalista sostiene che lo sfruttamento animale nei circhi non ha alcun valore educativo o culturale e chiede che gli animali siano liberati e reinseriti nel loro habitat naturale o trasferiti in santuari appositi. In Europa, il maltrattamento animale nei circhi è vietato in 17 paesi, mentre nel resto del mondo più di 50 paesi hanno vietato l'uso degli animali nei circhi in varie forme.
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