"L'inconfondibile tristezza della torta al limone " di Aimee Bender

25 Gennaio 2012   21:42  

Il fatto che l'abbia letto in tre giorni, la dice lunga sulla scorrevolezza, la curiosità, a tratti anche la "poesia" che il libro suscita ed esprime. Uno dei libri più belli che ho letto, forse per la naturalezza con cui mi sono immedesimata nella protagonista, che mangiando i cibi "sente" gli stati d'animo di chi li ha preparati, siano essi prodotti industriali o fatti in casa. Una "condanna" che la porterà a scoprire realtà dolorose, ma che la condurrà anche alla completa realizzazione personale.
Colpisce la sensibilità e la maturità di Rose, la tenera descrizione del suo primo amore, la consapevolezza dell'infelicità della madre, il rapporto difficile con il fratello maggiore e quello sfuggente con il padre. Quando, intorno ai diciassette anni, Rose ha ormai imparato a convivere con il suo "dono" e ha metabolizzato le spiacevoli conseguenze, scopre che anche suo fratello ha qualcosa da nascondere...
Curiosa la scelta di non usare le virgolette nei dialoghi, scelta che non disturba, non confonde e non appesantisce la lettura.
Certo, il magone è sempre presente, specie nella seconda parte del libro, ma ne vale la pena: ogni torta al limone che mangerete vi farà tornare in mente l'inconfondibile tristezza della mamma di Rose!

L'inconfondibile tristezza della torta al limone

[...]
Cosa c'è? Rose? È la crostata?
Tu stai così male, dissi alla piastrella del pavimento.
Cosa vuoi dire?, domandò, toccandomi la spalla. Parli con il pavimento? Ti riferisci ancora a me, Rose?
Sei così triste qua dentro, risposi, e sola, e affamata, e triste...
Dentro dove?, chiese.
Nella torta, dissi.
Nella torta?, ribatté, trasalendo. Cosa vuoi dire, piccolina?
Non piccolina, dissi. Non più piccolina.
[...]

Note sull'autrice


Aimee Bender (1969) è una scrittrice statunitense che vive a Los Angeles. I suoi racconti sono stati pubblicati su prestigiose riviste letterarie come Paris Review e Granta.

Ha esordito nel 1998 con una raccolta di novelle che ha avuto grande successo negli Stati Uniti, The Girl in the Flammable Skirt, pubblicata in Italia nel 2002 da Einaudi con il titolo Grida il mio nome.

Ha scritto anche due romanzi, Un segno invisibile e mio, che ha ricevuto consensi unanimi dalla critica americana (il Los Angeles Times lo ha incluso fra i migliori libri del 2000), e Creature ostinate.


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