Qualcuno ricorderà la nostra mozione di sfiducia nei confronti del Presidente Roselli o la denuncia presentata alla Questura dell’Aquila, allorché con uno stratagemma furono azzerati migliaia di emendamenti dell’Opposizione, iniziative “estreme”, motivate proprio dall’impossibilità di dialogo con la Maggioranza
In questi anni abbiamo poi assistito alla progressiva perdita di consenso della Giunta, incapace di dare risposte adeguate alle esigenze della collettività e allo sfaldamento della maggioranza che la sosteneva, travolta dalle sue insanabili contraddizioni interne e dal riposizionamento di uomini e partiti attorno al nuovo soggetto politico, il Partito Democratico.
Oggi, con diverse motivazioni, hanno prese le distanze dalla maggioranza i tre Consiglieri della Federazione di Centro, il Partito dei Comunisti Italiani, quello della Rifondazione Comunista e con un po’ di “tiraemolla” anche quello dell’Italia dei Valori….
Tutto ciò – ad ogni buon conto - non sarebbe probabilmente bastato a segnare la fine anticipata della legislatura, se non ci fossero stati gli avvenimenti degli ultimi giorni, rispetto ai quali, doverosamente, ribadiamo la sospensione del giudizio, per rispetto verso gli inquisiti e verso la Magistratura.
Ma da un punto di vista politico – e qui il nostro giudizio è di condanna senza appello - l’esperienza dell’On.Del Turco e la spinta propulsiva della coalizione che aveva stravinto le elezioni del 2005 erano già esaurite, nel segno di un fallimento che è sotto gli occhi di tutti: cittadini, imprenditori, sindacati, organizzazioni di categoria ed enti locali.
Ora – in questa bufera che ha sconvolto l’Abruzzo - siamo obbligati a guardare avanti, con l’obiettivo di restituire, con la massima urgenza, al Consiglio e all’Istituzione regionale quella pienezza di poteri che la semplice prorogatio disposta dallo Statuto ovviamente e giustamente non può loro attribuire. Per questi motivi, nell’interesse degli Abruzzesi, riteniamo opportuno andare al più presto a nuove elezioni – e comunque alla prima data utile - per dare la possibilità, tra l’altro, alla Giunta entrante d’approntare la manovra economico-finanziaria e di fare le proprie scelte programmatiche.
In questo breve periodo deve essere chiaro che non si darà vita ad una gestione bipartisan dall’Ente Regione, come pure è stato scritto da qualche parte, ma semplicemente l’Opposizione – nel rispetto delle regole democratiche e dei ruoli che ad essa assegnano - è pronta ad assumersi le proprie responsabilità a fronte di provvedimenti necessari per il bene della collettività abruzzese, ferme restando le responsabilità della Maggioranza uscente in ordine alle scelte già fatte, i cui effetti potrebbero prodursi da qui all’insediamento di un nuovo governo regionale. Per questi motivi riteniamo urgente un incontro con La giunta al fine di fissare insieme una road-map, che individui le cose da fare.