L'ultimo saluto dell'Aquila ad Alfredo Rossini, camera ardente alla Corte d'Appello

30 Agosto 2012   13:29  

Una folla commossa e silenziosa questa mattina ha sfilato davanti al feretro al procuratore della Repubblica Alfredo Rossini, deceduto all'eta di 72 anni colto da improvviso malore a seguito di un periodo segnato dalla lotta contro un tumore che pure sembrava essere vinta.

La camera ardente è stata allestita nella nuova sede della Corte d'Appello. A dare l'addio ad Alfredo Rossini prima di tutto la moglie Anna Zedda, le sorelle i parenti. E poi i tanti amici e colleghi, che in questi ultimi anni lo hanno affiancato in uno straordinario e logorante lavoro d'inchiesta che ha portato all'apertura di oltre 210 fascicoli relativi a reati, anche di straordinaria gravità, commessi nel post sisma.

Tra i collaboratori più stretti il sostituto procuratore Fabio Picuti, lo ricorda con affetto, come una persona colta e sensibile, una persona di grandi capacità e molto equilibrata.

''Ci ha sempre detto - ricorda Picuti di lavorare bene perché dobbiamo assicurare la giustizia ai familiari delle vittime dei crolli''

In un commosso necrologio cos' riconosce il valore professionale e umano l'ordine degli avvocati: : una vita la sua dedicata alla difesa della legalità, alla conoscenza della verità ancor più dopo i giorni tragici del terremoto.''

I funerali si svolgeranno venerdì mattina a Roma. La guida della Procura aquilana, in attesa dell'insediamento del nuovo procuratore, dovrebbe passare a Stefano Gallo, il sostituto con la maggiore anzianità.


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