Una folla commossa e silenziosa questa mattina ha sfilato davanti al feretro al procuratore della Repubblica Alfredo Rossini, deceduto all'eta di 72 anni colto da improvviso malore a seguito di un periodo segnato dalla lotta contro un tumore che pure sembrava essere vinta.
La camera ardente è stata allestita nella nuova sede della Corte d'Appello. A dare l'addio ad Alfredo Rossini prima di tutto la moglie Anna Zedda, le sorelle i parenti. E poi i tanti amici e colleghi, che in questi ultimi anni lo hanno affiancato in uno straordinario e logorante lavoro d'inchiesta che ha portato all'apertura di oltre 210 fascicoli relativi a reati, anche di straordinaria gravità, commessi nel post sisma.
Tra i collaboratori più stretti il sostituto procuratore Fabio Picuti, lo ricorda con affetto, come una persona colta e sensibile, una persona di grandi capacità e molto equilibrata.
''Ci ha sempre detto - ricorda Picuti di lavorare bene perché dobbiamo assicurare la giustizia ai familiari delle vittime dei crolli''
In un commosso necrologio cos' riconosce il valore professionale e umano l'ordine degli avvocati: : una vita la sua dedicata alla difesa della legalità, alla conoscenza della verità ancor più dopo i giorni tragici del terremoto.''
I funerali si svolgeranno venerdì mattina a Roma. La guida della Procura aquilana, in attesa dell'insediamento del nuovo procuratore, dovrebbe passare a Stefano Gallo, il sostituto con la maggiore anzianità.