LUPI SEMPRE PIU´ VICINI AI CENTRI ABITATI

Parco Nazionale d'Abruzzo

17 Gennaio 2008   11:04  
Lupi in pieno centro abitato a Pescasseroli. Accade ormai da due giorni che alcuni esemplari si spingono vicino la storica fontana sopra la quale è scolpita l´incisione, voluta nel 1922 da Erminio Sipari, che ricorda l´istituzione del Parco nazionale d´Abruzzo. A notarli i pendolari che la mattina presto si recano in Marsica e gli studenti che da Pescasseroli raggiungono Avezzano. L´ululato, chiaramente udibile ogni notte, fa presupporre che uno dei branchi abbia scelto un´areale vicino al centro montano. ´Le incursioni - spiega Aldo Di Benedetto, direttore del Parco nazionale d´Abruzzo, Lazio e Molise - sono dovute al fatto che il carnivoro per eccellenza è continuamente alla ricerca di cibo´. Alla domanda sul perchè il lupo si avvicina sempre più all´abitato rispetto agli anni scorsi il direttore afferma: ´Penso che ormai sono i centri abitati che si avvicinano alle zone storicamente frequentate da questi animali e non viceversa. Tuttavia è da notare che la popolazione del lupo è in crescita e questo lo spinge a frequentare nuovi posti. Le nuove generazioni hanno meno paura dell´uomo, visto che i genitori li hanno via via abituati a cercare cibo nel territorio storicamente occupato dall´uomo. Quindi, per ´imprinting´, i nuovi lupi hanno imparato questo comportamento e hanno meno paura a frequentare l´ambiente antropizzato´. Nel Parco vivono 7 branchi, ognuno costituito da 4 o 8 esemplari, secondo i monitoraggi del Servizio scientifico del Pnalm, e l´areale che occupa ognuno di essi è molto vasto. ´Il fatto che alcuni individui - continua Aldo Di Benedetto - si siano ricostituiti in branco è fondamentale per la riproduzione della specie. La zona del parco d´Abruzzo si conferma ideale per la sopravvivenza di questo splendido animale´. Dopo gli attacchi a opera del lupo, avvenuti nei mesi scorsi alle greggi di Opi, Barrea, Villetta Barrea e Scontrone, il direttore tende a precisare che fa parte della storia del parco, ma oggi gli allevatori possono contare sui risarcimenti. ´Nessuna paura per l´uomo - spiega il direttore - in quanto chi corre maggiori rischi è proprio il lupo che, per raggiungere l´abitato, deve attraversare la strada. Il vero pericolo per questa specie - conclude Aldo Di Benedetto - è rappresentato dalla rete viaria e ferroviaria, e i numerosi casi di investimento che si registrano ogni anno lo dimostrano inequivocabilmente´. (AGI)

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