La Dc a Chiodi: ''Ecco i nostri punti programmatici''

''Soddisfazione per la scelta del candidato''

20 Ottobre 2008   13:01  

"La Democrazia Cristiana della Provincia di Pescara, nonostante l’impossibilità di ottenere un “collegamento” con le liste del PDL, manifesta tutta la sua grande soddisfazione per la scelta di Gianni Chiodi quale candidato alla presidenza della Regione". È quanto afferma il segretario provinciale di Massimo Pietrangeli (nella foto). "Negli anni, - prosegue Pietrangeli - Chiodi ha mostrato di possedere ottime capacità, la dote della pragmaticità, strategie amministrative innovative, ed una sobrietà non comuni.

Con o senza una tessera di partito (meglio senza, visto lo stato di salute dei partiti), contrapporrà la sua concretezza a chiacchiere e slogan di un centrosinistra alle prese soprattutto con gli irrisolti problemi di “coscienza” dei suoi vertici.

A Gianni Chiodi, sostenitore di una idea collegiale dell’arte di amministrare, ed al suo elevato senso etico e cristiano della politica, è lecito chiedere con fondate speranze il massimo sforzo per l’indispensabile rilancio della nostra regione.

"Il rilancio di cui abbiamo discusso con lui, sottoponendogli i nostri punti programmatici essenziali, - prosegue Pietrangeli - dovrà passare per una ripresa economica che parta immediatamente e senza indugi non solo con una maggiore attenzione alle strategie innovative ed alle politiche economiche europee per creare una maggiore attrattività dell’Abruzzo nei confronti dell’imprenditoria nazionale e straniera, ma anche e soprattutto con una politica della lotta agli sprechi, agli enti inutili ed ai relativi carrozzoni ; dovrà altresì passare per la razionalizzazione della spesa sanitaria, che non può continuare ad assorbire ( a danno di ogni possibile sviluppo ) l’85% e passa delle risorse, e che sarà condotta facendo compiere importanti passi indietro alla politica e riconsegnando la sanità ai medici; la politica per il territorio sarà (deve necessariamente essere) una politica improntata alla sostenibilità degli interventi, alla forte implementazione della “differenziata”, e ad una lotta senza quartiere alle ecomafie introdotte dai politici “delle acque” che hanno già abbondantemente consentito la devastazione dell’ambiente.

Sempre a lui, la Democrazia Cristiana pescarese ha chiesto, tra i punti irrinunciabili del programma, una innovativa politica energetica, l’attivazione di meccanismi virtuosi per il coinvolgimento dei giovani che troppo numerosi riprendono a lasciare l’Abruzzo, ed un più efficace sostegno alle fasce deboli e alla famiglia".


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