La Juventus è sempre la stessa, ma tra Marotta e Lotito è ancora bagarre...

Cinque partite di campionato, conque vittorie, dieci gol fatti e nemmeno uno subìto: numeri che inequivocabilmente stanno a sottolineare una volta di più come la Juventus sia ancora la squadra da battere nel campionato da poco iniziato.

Ulteriore dimostrazione di una solidità ed una forza che sono rimaste intatte nonostante il cambio in panchina della scorsa estate tra Antonio Conte e Massimiliano Allegri, e nonostante il gioco dei bianconeri sotto la gestione del tecnico livornese si sia sin qui dimostrato differente da quello del neo ct, basato su ritmi meno asfissianti e su una gestione più compassata della sfera.

La migliore maniera di avvicinarsi, quindi, al big match di domenica prossima contro l'altra capolista Roma, anch'essa confermatasi squadra solida e temibile come la scorsa stagione, nonché all'impegno di mercoledì in Cmapions contro l'Atletico Madrid, nella speranza di vedere finalmente i bianconeri convincere anche in Europa.

Gli unici veri grattacapi, per la Vecchia Signora, restano quelli in sede di Palazzo, con un nuovo capitolo della diatriba tra il dg Beppe Marotta ed il presidente della Lazio e neo consigliere federale Claudio Lotito, due personaggi che evidentemente non si amano e non si preoccupano di nasconderlo.

A scatenare le polemiche, stavolta, una clamorosa caduta di stile di Lotito, che, a margine dell'assemblea di Lega, interpellato riguardo eventuali chiarimenti col dg juventino ha risposto: "Il problema di Marotta è che con un occhio gioca a biliardo e con l'altro segna i punti". La battuta del presidente laziale, un chiaro riferimento allo strabismo di Marotta, è stata l'indomani replicata dallo stesso dirigente bianconero, che ha però preferito glissare: "Le sue parole si commentano da sole".

Uno scontro dialettico, quello tra i due, che tuttavia potrebbe nascondere (si fa per dire) divergenze di opinioni mai sopite riguardo la recente elezione di carlo Tavecchio alla presidenza Figc e, soprattuto, la questione della scelta tra seconde squadre (ipotesi preferita da Marotta) o mantenimento delle multiproprietà (circa la quale Lotito è favorevole). E chissà che, prima o poi, ci possa essere una nuova schermaglia...

Lorenzo Ciccarelli