La Mannoia scalda i cuori degli aquilani e ribadisce: "Mai spegnere l'attenzione su questa città"

28 Agosto 2013   11:03  

Dopo 5 anni il ritorno in Piazza Duomo, un'emozione che fa effetto.

"Avevo promesso che non avrei abbandonato la città e come vedete periodicamente torno".

Fiorella Mannoia ieri sera ha riscaldato ancora la città con un suo concerto, gremitissimo, ma molto diverso da quello del 2010 con Renato Zero. Lì l'emozione si toccava con mano qui oggi tutto sembra più sopito. Forse perché in fondo anche L'Aquila è diversa.

Nel 2010 le emozioni erano fortissime, ad un anno dal sisma, con la sperenza, condita al dolore che innalzava l'anima al cielo, tre anni dopo serpeggia la rassegnazione, la fatica a guardare avanti, a sentire ogni volta che "L'Aquila deve rinascere" perché già la si vorrebbe in piedi.

La stessa Mannoia è delusa e non lo nasconde "Insomma delusa - dice la Mannoia- sono venuta poco tempo fa, vederla puntellata fa effetto, si sperava ripartisse la ricostruzione. Alcune case le si poteva buttare giù e rifare, non sono un esperto, ma non sono all'altezza di poter giudicare".

La Mannoia poco prima di salire sul palco ha incontrato i giornalisti, e ha risposto alle domande di Abruzzo24ore.tv

La rossa signora della canzone italiana fu tra le prime a muoversi per gli aquilani terremotati, e racconta

"I nostri fondi sono tutti andati a buon fine: quelli per la scuola De Amicis sono arrivati, sono stati appaltati i lavori, ma per dire sia stata ricostruita ci vuole tempo. Quelli del DVD di Amiche per l'Abruzzo  sono andati all'università per la ricostruzione del padiglione nuovo a Coppito . I fondi di Corale per l'Abruzzo, raccolti da Renato Zero in un concerto a Roma il giorno prima di quello di Amiche per l'Abruzzo, la gestione è stata affidata  e li abbiamo utilizzati per ricostruire l'aula magna a Coppito e un paio di uffici".

"Comprammo subito anche 10 container per ospitare gli studenti subito. I nostri fondi- ha spiegato la Mannoia- ne ho risposto io".

"Questa città va rimessa in piedi è impensabile la città d'arte non sia ricostruita" così la Mannoia saluta gli aquilani prima del concerto iniziato alle 22 con un freddo sceso all'improvviso sulla città.

Un impegno, quello della Mannoia per L'Aquila a  "spegnere le le luci sull'Aquila. Non si può -ha detto la rossa signora della musica italiana- non si deve spegnere l'attenzione".

E sul palco al termine del concerto è la senatrice Stefania Pezzopane a spiegare: "Non capita mai che un artista chiami direttamente, Fiorella lo ha fatto, mi ha chiamato al telefono e ha detto 'Stefania, voglio venire a cantare per gli aquilani. Ed è così"

E l'abbraccio dell'Aquila è stato come sempre un'emozione.

Per una sera L'Aquila torna ancora a sorridere, a vivere emozioni positive, ma alla realtà mi riporta un turista di Piacenza:

"Abbiamo fatto un giro salendo dalle 99 Cannelle, non abbiamo incontrato un'anima. Nel pomeriggio con il tempo brutto, faceva impressione. Sembrava Kabul"

intervista di Barbara Bologna
montaggio di Marialaura Carducci

 


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Fiorella Mannoia a L'Aquila
Fiorella Mannoia a L'Aquila
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