La Notte dei Musei al Museo delle Genti d’Abruzzo

12 Maggio 2011   15:53  

La Notte dei Musei al Museo delle Genti d’Abruzzo

Mostra d’arte contemporanea

ANTONIO POSSENTI

Per un pittore di parole – Con Edgar Allan Poe

a cura di Roberto Rodriguez

 

Inaugurazione sabato 14 maggio 2011 ore 19:00

Museo delle Genti d'Abruzzo – Spazio Arte

Ingresso libero

 

Concerto

Serenate, ninne nanne e altri canti della tradizione popolare

Nell’interpretazione dei DisCanto

Auditorium “L. Petruzzi” ore 21:30

Ingresso libero

 

Apertura straordinaria gratuita del Museo delle Genti d’Abruzzo

Ore 19:00 – 01:00

In occasione della Notte Europea dei Musei, sabato 14 maggio alle ore 19.00, si inaugura la Mostra d’Arte Contemporanea “Per un pittore di parole. Con Edgar Allan Poe” di Antonio Possenti. All'interno dello Spazio Arte del Museo delle Genti d'Abruzzo e con ingresso libero, i visitatori potranno ammirare 25 olii su carta ispirati alla produzione letteraria di Edgar Allan Poe, ma liberamente reinterpretati dal Maestro Possenti.

 “Dopo il successo del progetto 'Arte e tradizione al Museo delle Genti d'Abruzzo' dello scorso anno, volto alla contaminazione ed alla ricerca di un confronto fra i diversi linguaggi espositivi posti in essere all'interno del museo, questa volta il filo conduttore del dialogo con l'arte, tracciato dal curatore della rassegna Roberto Rodriguez, è il tema del 'Racconto'.

Come un museo demo-etno-antropologico deve saper narrare la storia dei popoli nel loro millenario rapporto evolutivo con la natura, illustrando le peculiari forme espressive, economiche e culturali dell'uomo  mediante apparati espositivi, così la pittura, attraverso il linguaggio che le è proprio, può raccontare storie reali o fantastiche, traducendo in immagini le fonti letterarie di ispirazione.

       In fondo lo avevano già fatto i grandi illustratori del medioevo, quando raccontavano le storie sacre per immagini sulle pareti delle chiese. Qui, però, l'operazione non ha le stesse finalità divulgative, poiché la mediazione artistica del pittore trae ispirazione dai racconti fantastici di Edgar Allan Poe, ma li traduce liberamente reinterpretandoli in piena autonomia con la propria cifra stilistica. Così Antonio Possenti popola il suo racconto pittorico di figure surreali, dando sfogo alla creatività ed alle grandi capacità di colorista, in questo favorito dalla contiguità del confronto tematico con lo scrittore. Dunque, l'unico percorso logico ricostruttivo possibile è quello induttivo: dalla visione delle opere alla scoperta dei racconti da cui traggono origine. L'Artista ha aderito con grande passione al progetto e ha voluto donare al Museo alcune delle sue splendide opere, manifestando, così, la propria vicinanza ed il sostegno al Museo delle Genti d'Abruzzo..”

Ermanno de Pompeis, Direttore della Fondazione Genti d’Abruzzo

In occasione della mostra è stato realizzato un catalogo con l’introduzione di Omar Calabrese e le riproduzioni di tutte le opere in mostra. E’ stata inoltre prodotta una speciale tiratura di vini della cantina Zaccagnini con etichetta appositamente disegnata da Antonio Possenti.

 “Possenti [...] in primo luogo lavora sulla memoria, e così il testo d’origine diventa in qualche modo «suo». Lo stile è omogeneo, certo (si riconoscono i tratti di Possenti), ma ogni immagine ha una sua propria coerenza diversa da caso a caso. E infine il tema spesso va ricostruito, indagato, rimontato, perché l’ordine dei componenti appartiene al pittore, che, appunto, fa letteratura attraverso le immagini mediante la propria autonoma poetica. Ecco perché vale la pena usare la parola «traduzione»: la traduzione è un fenomeno strettamente testuale, che concerne sostanze e non forme dell’espressione; se Possenti vuole restituire con proprie immagini una lettura possibile di Poe (nel presente caso) compie insomma una operazione unitaria di trasferimento dal verbale al visivo; inoltre, la traduzione è un fenomeno individuale, come lo stile; e infatti il matrimonio qui compiuto fra lo scrittore e l’artista si risolve in una specie di «confronto» stilistico, nel quale si riscontra facilmente l’autonomia individuale dei due, l’uno e l’altro con le loro figure tipicamente surreali. Non è un caso, d’altronde, che l’artista abbia selezionato venticinque racconti dello scrittore americano indugiando solo in pochi casi su quelli più famosi e addirittura diventati matrice per telefilm, film, lavori teatrali (The Pit and the Pendulum, The Fall of the House of Usher, The Black Cat, The Masque of the Red Death). Possenti ha preferito indirizzarsi su testi più rapidi, eccentrici, di immediata forza descrittiva, e talvolta apparentemente non narrativi. Da queste osservazioni nasce l’idea che [...] Possenti sia riuscito a fare letteratura con le immagini, come ho detto poco sopra, proprio come il sogno di Poe era quello inverso: dipingere con le parole.”

 


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