La Politica non metta in liquidazione le imprese

Rete Imprese Italia non farà sconti

26 Gennaio 2013   11:17  

Lunedì 28 gennaio 2013 Giornata di mobilitazione nazionale Documento per la Provincia di L’Aquila Le associazioni d’impresa della Provincia di L’Aquila: CNA, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti promotrici della giornata di mobilitazione indetta da RETE IMPRESE ITALIA, nel condividere i temi generali posti al centro della riflessione dell’opinione pubblica, delle istituzioni, dei mezzi di informazione, intendono sottolineare alcune specificità legate alle condizioni della Provincia, non finalizzata al solo territorio provinciale ma anche in riferimento a quanto registrato nella Regione Abruzzo.

Ragionamento, che vede partecipi tutte le Province, accumunate in una lotta contro l’aggressione economica delle piccola e media impresa, in cui si è registrata la chiusura di imprese artigiane ed esercizi commerciali, e, come se non bastasse con altissimo ricorso alla cassa integrazione e agli ammortizzatori sociali con situazioni dai risvolti drammatici.

Indicatori comuni in tutta la regione, che mettono ancor più in risalto le difficoltà di un territorio danneggiato rovinosamente dall’evento sismico, sia per gli effetti diretti che per quelli indiretti, ponendolo in coda alla graduatoria dei territori italiani a causa di determinanti elementi generali : tasso di disoccupazione, credito alle imprese, export, tasso di mortalità delle imprese, prodotto interno lordo, mancata ricostruzione post sisma per l’intero cratere.

Ricostruzione del cratere sismico a circa quattro anni dal disastroso evento sismico del 6 aprile 2009, molto c’è ancora da fare, almeno per quanto riguarda la ricostruzione con i suoi effetti induttivi, riscontrata la disponibilità economica, di 3,4 miliardi, dichiarata dal Ministro per la Coesione Territoriale, Fabrizio Barca. Uscita, quindi, dagli equivoci contrapposti alla mancata ricostruzione.

Disporre nell’immediato di strutture e di elementi, per gli enti locali, in grado di snellire sensibilmente le procedure burocratiche e ridurre drasticamente i tempi per la liquidazione dei lavori effettuati nelle varie fasi d’avanzamento dei lavori. In questo modo si alimenterà un effetto positivo non solo per la nostra provincia ma anche per l’intera regione.

Nuovo e maggiore credito alle imprese per rilanciare lo sviluppo Favorire forme di credito agevolato alle imprese per costruire opportunità di mercato, in cui gli istituti di credito debbano recitare a pieno titolo il sostegno all’importante segmento economico che la piccola e media impresa costituiscono per l’intera nazione. Altresì, la Regione dia seguito a quanto stabilito nell’intesa con l’imprese e i sindacati, mettendo a disposizione dell’economia , in tempi rapidissimi, risorse (Fondi Fas e Comunitari) che al momento rappresentano gli unici strumenti finanziari sul tappeto, con la prioritaria destinazione di 24 milioni di euro a favore dei confidi, per favorire l’accesso al credito delle imprese.

Riduzione della pressione fiscale L’inaccettabile pressione fiscale, a carico delle imprese e delle famiglie, dovuto ai debiti del sistema sanitario regionale, fa da freno alla già difficile condizione in cui ci si trova ad operare nel territorio della Provincia Aquilana, pertanto è indispensabile proseguire con coerenza e determinazione sulla strada della eliminazione delle addizionali Irap e Irpef, in modo da rilanciare i consumi e dare respiro ai bilanci delle imprese. Semplificazione amministrativa Ridurre, snellire, semplificare per migliorare la qualità della regolazione e la riduzione degli oneri a carico delle imprese e dei cittadini.

Zona Franca Urbana “De minimis” Attivazione, che analogamente con altre regioni, non attui un trattamento disparato in cui si consideri quanto già attuato, abbattimento delle tasse e contributi, un aiuto ma un inequivocabile riconoscimento dei danni subiti dal sisma. Aiuti saranno definiti solo e soltanto quelli che arriveranno in “De minimis”, anche se in misura insufficiente.

Questi alcuni dei punti che, saranno alla base, della mobilitazione nazionale che le Associazioni aderenti a Rete Imprese Italia organizzeranno su tutto il territorio nazionale, in cui un messaggio chiaro e forte, vero passaggio obbligato, è : ripartire dalle imprese legate al territorio, cioè dal quel tessuto produttivo che, nonostante tutto, non si rassegna, non vuole tirare i remi in barca, si è messo in discussione e ha saputo innovare.

Se vogliamo, dunque, far rientrare l’allarme rosso del 2013 non possiamo aspettare la crescita ma dobbiamo costruirla da subito tutti insieme. Chiediamo di essere ascoltati.


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