«La Provincia licenzia»

riceviamo e pubblichiamo

05 Gennaio 2013   08:38  

Salve a tutti.

Con la presente si intende informare l’opinione pubblica, le istituzioni politiche e rappresentative, la stampa interessata, circa la gravissima situazione riguardante il mancato rinnovo dei contratti di lavoro di circa una quarantina di lavoratori in forza alla Provincia dell’Aquila che alla data del 31 dicembre 2012, dopo due anni di onorato e prezioso lavoro, sono stati messi alla porta senza alcun preavviso e - cosa ancora più grave - dopo ampie e riconfermate rassicurazioni.
I lavoratori in oggetto fanno parte dell’organico ricadente su fondi pubblici O.P.C.M. (ordinanze varie del Presidente del Consiglio dei Ministri) e sono stati utilizzati in parte per le attività connesse alla ricostruzione condotte dalla Provincia dell’Aquila facenti capo alla Direzione Generale dell’ente.
Quasi tutti hanno alle spalle svariati anni di servizio da pubblici dipendenti all’interno della stessa amministrazione, possedendo requisiti di servizio e di anzianità accumulati nel tempo e mai concretizzati in un percorso di stabilizzazione, una realtà aggravata dal fatto che non si è pensato a trovare una soluzione alternativa in sede di Giunta prima della scadenza dei contratti, il tutto in una situazione di totale disparità rispetto a quanto accaduto presso il Comune dell’Aquila o presso quelli del cratere dove sono state adottate soluzioni efficaci e tempestive in via di perfezionamento ( proroghe dai tre ai sei mesi) per continuare le attività connesse alla ricostruzione materiale e sociale a sostegno della collettività.
Inoltre vi è una ulteriore ingiustizia all’interno dello stesso ente, perchè si è trovato il modo e la maniera di rinnovare i contratti fino a tre mesi a tutti gli altri precari in scadenza lo stesso 31 dicembre ricadenti sui fondi P.O.R., dimenticando totalmente e volutamente quelli che hanno prestato il loro servizio in qualità di pubblici dipendenti selezionati attraverso un apposito bando nel dicembre del 2010 che prevedeva specifiche figure tecniche, anche di natura sociale.
Il movimento precari O.P.C.M. non accetta assolutamente questa situazione, discriminante e umiliante, chiedendo alla Giunta e al vice-presidente in carica Antonella Di Nino un atto di responsabilità volto a sanare questa incomprensibile decisione, viste le dimissioni del Presidente Antonio Del Corvo, il tutto nella totale latitanza del Consiglio, nonostante si fosse a conoscenza del problema già da tempo.
Si ribadisce che gli errori della politica, ivi compresi gli interessi partitici, non devono ricadere sui lavoratori e che l’arresto del Direttore Generale nulla ha a che fare con chi ha svolto con precisione e utilità il proprio lavoro, in mezzo a difficoltà e resistenze di ogni genere, senza interlocutori, senza mezzi, senza rispetto: questa situazione è inaccettabile, anche in virtù del fatto che il governo nella legge di stabilità ha previsto la proroga fino a luglio 2013 dei contratti del pubblico impiego in scadenza a fine anno.
Chiediamo quindi anche noi una proroga certa dei nostri contratti con un provvedimento urgente finalizzato a reperire la necessaria copertura finanziaria, nonchè una pianificazione strategica dell’intero organico O.P.C.M. in grado di garantire prospettive future di stabilizzazione, puntualizzando che nel concorso voluto dal Ministro Barca non sono figurano profili riconducibili a molte delle varie professionalità che hanno operato fino al 31.12.12 presso la Provincia dell’Aquila, pur previsti nei bandi selettivi del dicembre del 2010 dalla stessa Provincia dell’Aquila per le finalità di ordine tecnico e sociale legate alla ricostruzione, pronti a far valere i nostri diritti con ogni mezzo e modalità contro il mutismo e l’immobilismo dell’ente.

M.A.P.O.PC.M.
Movimento Aderente Precari O.P.C.M.
Provincia Provincia dell’Aquila


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