Le leggi vanno accettate e rispettate, dunque attuate. E non interpretate o violate, magari per motivo politici.
Ebbene questo sembra quello che stia avvenendo all'interno della Provincia dell'Aquila, almeno stando a quanto affermato dal vice presidente ed assessore al Bilancio Oreste Cambise, il quale ha serenamente ammesso di aver "sforato il patto di stabilità", e di esserne - come amministrazione evidentemente - "orgogliosi". "Un provvedimento capestro, - ha proseguito Cambise - che bloccava l'attività amministrativa dell'ente e che molti altri enti locali, di centrodestra e di centrosinistra, non hanno voluto e potuto rispettare".
Dichiarazioni per le quali ogni lettore ed elettore si farà la propria umile idea. Ma letto ciò, verrebbe da pensare che ritenendo i limiti di velocità imposti sulle strade troppo bassi, possono tranquillamente non essere rispettati.
È stato Enzo Lombardi, ex senatore e ex sindaco dell'Aquila, ora presidente della commissione comunale "Garanzia e Controllo", nei giorni scorsi a restare allibito di fronte a tali dichiarazioni di Cambise, che ha giudicato "di una gravità inaudita", avendo (Cambise, ndr) ammesso che "la Provincia dell'Aquila ha sforato il patto di stabilità , come atto 'di disubbidienza politica'. La stessa amministrazione, pertanto, conferma, con una leggerezza disarmante - ha proseguito Lombardi - quanto avevo affermato qualche giorno fa in una conferenza stampa.
Lombardi rende pubblico l'episodio, avvenuto nei giorni scorsi, di un'ispezione del Ministero dell'Economia e delle Finanze alla Provincia dell'Aquila, visita che avrebbe rilevato l'anomalia nei confronti del rispetto del Patto di stabilità.
Quell'accordo fra i Paesi dell'UE, cioè, adottato dai singoli stati che impongono, con loro leggi nazionali, uno stop categorico a tutta una serie di procedimenti, tra cui le assunzioni e gli indebitamenti, il tutto per il mantenimento della spesa pubblica entro certi parametri.
Per Lombardi "forse non è nemmeno l'unica 'stranezza' dello strumento finanziario di quell'amministrazione. Le smentite a buon mercato, pertanto, si sono sciolte come neve al sole, testimoniando come la discutibile gestione del Bilancio della Provincia dell'Aquila e gli sprechi conseguenti siano realmente esistiti. Di tale vicenda - conclude Lombardi - non potranno non occuparsi gli organismi giudiziari competenti".
Il vice presidente Cambise si precipitò a replicare a Lombardi, ritenendo "inutile continuare a parlare con chi non intende capire" e ribadendo la disapprovazione dello strumento legislativo da parte dell'Amministrazione.
"La Provincia dell'Aquila - ha proseguito Cambise - aveva i finanziamenti da investire sul territorio, aveva progetti chiari e definiti, che aspettavano solo di essere finanziati. I limiti imposti del governo nel 2005 avrebbero tenuti prigionieri quei finanziamenti. Paradossalmente avevamo i fondi, ma non li avremmo potuti investire. Questo si che sarebbe stato uno spreco. Abbiamo volutamente deciso di sforare il patto nel 2006".
(MS)