La Rai 'boccia' "Parla con me" e promuove "L'isola dei Famosi"

La trasmissione non andrà in onda...il reality si

16 Settembre 2011   16:23  

Quest'anno i telespettatori di Raitre non potranno vedere "Parla con me" perchè la proposta del direttore generale Lorenza Lei di rinnovare il contratto con un taglio dei costi di produzione è stata bocciata dal CdA. Cinque consiglieri di maggioranza, infatti, hanno votato contro mentre in quattro si sono espressi favorevolmente: tre dell'opposizione più il Presidente Paolo Garimberti.

Serena Dandini, la conduttrice e ideatrice del programma, non l'ha di certo presa bene: "Mi hanno accusato di essere avida, di volere troppi autori ecc.. ma pezzo a pezzo abbiamo smontato ogni pretesto: ora il re è nudo e tutti hanno capito perché non andiamo in onda! Mi dispiace per l'azienda in cui abbiamo lavorato per decenni che, mai come adesso, è sotto occupazione politica e per gli abbonati che ci hanno dimostrato sempre un enorme affetto. Lo prendiamo come impegno, ci ritroveranno presto altrove". La conclusione è piccata: "Visto che ho regalato alla Rai il format ideato da me, potrei almeno riavere il divano?".

Dunque, il Cda non ha ritenuto soddisfacente l'accordo trovato tra la direzione generale e la Fandango, che veniva incontro all'esigenza aziendale di ottimizzare i costi e aveva trovato una soluzione ideale anche per la Dandini, desiderosa di continuare la sua avventura su Raite con "Parla con me".

La 'Fandango', casa di produzione dello show, aveva accettato di buon grado lo sconto del 5% sui costi rispetto al contratto della stagione precedente, per una spesa totale di 32mila euro circa rispetto ai precedenti 34.500. Non è bastato, insomma, il taglio perchè la maggioranza ha votato compatta la bocciatura come, peraltro, già fatto intuire nel corso del precedente Cda.

Il direttore Lorenza Lei aveva  espresso la sua volontà di produrre interamente la trasmissione, che sarebbe dovuta partire il prossimo 27 settembre, ma ha comunque deciso di mettere al voto la bozza di accordo.

Approvata a pieni voti, invece, "L'isola dei Famosi" che sarà regolarmente inserita nella programmazione autunnale. Stizzito il presidente Paolo Garimberti: "E' aziendalmente incomprensibile la decisione presa dalla maggioranza e mi rammarico che il consiglio si sia spaccato come non accadeva da mesi. Personalmente ho votato sì per coerenza con i palinsesti approvati praticamente all'unanimità dal Cda prima dell'estate, palinsesti all'interno dei quali era prevista la trasmissione di Serena Dandini. Ho votato sì per coerenza con quanto annunciato insieme a Sipra agli investitori pubblicitari quando abbiamo presentato i programmi autunnali. E ho votato sì per tutelare l'immagine della Rai, già scossa, e per evitare segnali di incoerenza", ha detto.

Lucia Annunziata considera la bocciatura del contratto di Serena Dandini una vergogna, soprattutto perchè questo avviene "dopo gli sforzi fatti dalla produzione per rispettare ogni richiesta aziendale. Un Cda in scadenza in tutti i sensi ha ancora una volta messo i suoi piccoli interessi di parte davanti a quelli della Rai". Detto ciò la giornalista ed ex presidente del servizio pubblico televisivo si considera "sciolta da ogni obbedienza nei confronti di un organo che opera con tali modalità".

Decisamente contrariato anche Nino Rizzo Nervo, consigliere di minoranza: "La missione, così come era emerso nelle intercettazioni dell'inchiesta di Trani, è stata portata a compimento: dopo Michele Santoro e Paolo Ruffini è toccato all'ultimo nome della lista, quello di Serena Dandini. Anche a un bambino non può sfuggire il senso del voto a strettissima maggioranza con cui sono state soppresse a due settimane dalla partenza ben quattro seconde serate di Raitre. Tutto il resto sono chiacchiere. La verità è solo una: lo smantellamento di quella rete è già in atto e pur di raggiungere l'obiettivo non si è tenuto conto degli ingenti danni che derivano da un palinsesto profondamente diverso da quello che era stato presentato agli investitori pubblicitari".

Pure Giorgio Merlo, vice presidente della commissione di Vigilanza Rai, è sulla stessa lunghezza d'onda: "Ormai è chiaro. Settori sempre più consistenti dell'attuale maggioranza, con alcune sponde nell'opposizione, puntano direttamente a liquidare definitivamente la Rai. Prima parlano di privatizzazione dell'azienda e poi di abolire il canone, con la scusa che è la tassa più impopolare. Il disegno politico è persino troppo chiaro: azzerare la Rai, liquidare il servizio pubblico radiotelevisivo per sostituirlo con un'informazione definitivamente addomesticata", ha dichiarato.

Il consigliere Rai Giorgio Van Straten ha espresso tutta la sua amarezza per la scelta: "La decisione della maggioranza del consiglio di bocciare il contratto di 'Parla con me' è una scelta gravissima e produce un danno certo in termini editoriali perché scompagina la struttura del palinsesto di Raitre che prevedeva una seconda serata a durata variabile in modo da far partire a mezzanotte in punto 'Linea Notte'. Fa perdere alla Rai un altro volto che contribuiva a definirne l'identità di servizio pubblico dopo quelli di Michele Santoro e di Roberto Saviano. Attua la volontà di Silvio Berlusconi, come manifestata nelle intercettazioni di Trani, su personaggi e trasmissioni a lui sgradite. E non sembra davvero un caso che la decisione sia assunta, per la prima volta da tempo, ricreando la contrapposizione fra i consiglieri nominati dalla maggioranza di governo e quelli indicati dall'opposizione", ha concluso.

Domenico Procacci, numero uno della Fandango, parla di "decisione completamente politica, presa contro l'interesse dell'azienda, conseguente a un preciso mandato, del tutto politico. Da questo momento  lavoriamo per cercare altre strade. Mi dispiace perché la Rai è la tv di Stato e questa maggioranza politica la sta facendo a pezzi: un giorno questa maggioranza passerà e rimarranno le ceneri".

Il consigliere di maggioranza Rai Angelo Perroni ha  spiegato le ragioni di tale decisione sostenendo che l'affidamento di "Parla con me" a una società esterna non poteva essere ratificata senza prima aver fatto una gara d'appalto tra almeno cinque società, perchè quel tipo di contratto è escluso dall'applicazione del codice di contratti pubblici. Il fatto è che, proprio per ovviare a questo ostacolo, la Lei aveva evitato alla Fandango la gara d'appalto (mancavano i tempi tecnici visto l'imminente inzio del programma), proponendo alla casa di produzione il famoso 5% di sconto sui costi da parte della società.

Intanto il Cda Rai ha ratificato il contratto con Magnolia per mandare in onda "L'Isola dei Famosi". Si sono espressi a favore tutti e cinque i consiglieri di maggioranza. A votare contro è stato solo il presidente Garimberti perchè gli altri tre membri del Consiglio sono usciti dalla stanza dopo l'esito del voto su "Parla con me". Il reality andrà in onda in primavera su Raidue.

Francesco G. Balzano


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