"La
Uil ha sempre sostenuto la necessità del riordino e della
modernizzazione dei consorzi industriali. In Abruzzo, i Consorzi sono
sette: Sangro, Vastese, Avezzano, L’Aquila, Sulmona, Teramo,
Chieti-Pescara, e la loro situazione è estremamente diversificata:
si va da realtà che funzionano e con i bilanci in attivo, come il
Sangro, a veri e propri disastri economici e gestionali, come la Val
Pescara, cui la risposta giusta sarebbe la liquidazione coatta
amministrativa.
La
Regione - scrive Roberto Campo della Uil - ha deciso di commissariare tutti i consorzi industriali
(L’Aquila esclusa) per procedere alla loro liquidazione, senza
chiarire cosa prenderà il loro posto, con quale percorso e in quali
tempi pensa di arrivare al nuovo assetto.
Non
sappiamo valutare i benefici che verranno a regime da questa
operazione, perché la
Regione non ha illustrato la riforma che vuole realizzare,
se non per accenni a mezzo stampa ai “cluster”, interessanti ma
tutti da specificare. Se l’idea fosse non di riformare, ma di
chiudere i consorzi e dare le loro competenze urbanistiche a comuni e
province, la cura potrebbe rivelarsi peggiore del male. Potrebbero
invece essere valide soluzioni che prevedano accorpamenti. Sarebbe
ottima cosa da un lato esaltare funzioni di marketing territoriale,
da Agenzia di sviluppo regionale, ma senza dall’altro lato
sacrificare la gestione materiale. È giusto valorizzare il privato,
ma senza perdere funzioni da organismo pubblico, per quanto riguarda
la gestione di appalti e fondi.
Intanto,
questo modo di procedere con i commissariamenti al buio congela
l’azione e l’economia dei consorzi funzionanti e rischia di
creare serie disfunzioni laddove i consorzi svolgevano un ruolo
utile, che ora viene inibito, peggiorando la situazione che si
vorrebbe migliorare.
Tra
i problemi, segnaliamo il blocco del sistema finanziario dei consorzi
per la realizzazione delle programmate opere infrastrutturali, il
blocco dell’attività degli impianti di depurazione e di
trattamento delle acque, la sospensione delle attività di
assegnazione e di cessione alle imprese dei lotti di terreno.
La
Uil Abruzzo pensa che l’Assessore
alle Attività Produttive, che non ha ancora risposto alle ripetute
richieste d’incontro
da parte dei Sindacati, dovrebbe convocare quanto prima le parti
sociali, illustrare scopi, tempi e modi della riforma e verificare un
percorso di attuazione della stessa che minimizzi le disfunzioni".