La commissione sanità ha questa mattina cominciato ad esaminare i ben
280 emendamenti presentati al piano sanitario regionale, il cui testo
definitivo dovrà approdare in Consiglio regionale il 26 febbraio.
Rispetteremo i tempi, promette la presidente di commissione Antonella
Bosco. Tra i tanti emendamenti tecnici ed altri che sono l´esito di una
procedura partecipativa e di una lunga fase di concertazione, restano
però alcuni scogli, come le aziendalizzazioni di L´Aquila e Chieti, il
ruolo del terzo settore e dei piccoli presidi ospedalieri, la
stabilizzazione dei precari Asl. Il problema è in quasi tutti i casi la
sostenibilità economica di tali operazioni.L´opposizione
da parte sua riconosce il buon metodo di lavoro adottato in Commissione
ma mette le mani avanti: la maggioranza non rovini tutto tradendo lo
spirito costruttivo in consiglio regionale, complice una fretta
sospetta "per portare a Roma un pezzo di carta che nasconda invece le
difficoltà della nostra regione nel ripianare il deficit sanitario,
poichè è stato recente scoperto un nuovo buco da 70 milioni di euro