La caserma Campomizzi apre le porte agli sfollati

24 Agosto 2009   19:15  

Alcuni edifici della caserma Campomizzi dell'Aquila, in localita' S. Antonio, saranno ristrutturati e destinati ad uso di alloggio temporaneo per la popolazione terremotata. In particolare tre degli edifici del complesso, a lavori terminati, saranno in grado di assicurare la disponibilita' di 500-600 posti letto destinati, in una prima fase temporanea, alla popolazione sfollata in attesa della successiva destinazione al "progetto Case" e successivamente a residenza studentesca universitaria. Lo ha reso noto l'universita' dell'Aquila dopo la Conferenza dei servizi di venerdi' scorso indetta su iniziativa del Provveditorato Interregionale per Opere pubbliche per il Lazio, l'Abruzzo e la Sardegna, che si e' tenuta nella scuola della Guardia di Finanza di Coppito. La soluzione risponde ad un impegno del Governo in commissione Difesa del Senato di destinare alcuni edifici della caserma Campomizzi a residenzialita' studentesca. La proposta era stata avanzata dall'Universita' per garantire agli iscritti la possibilita' di risiedere in citta'. "Questa decisione - ha affermato il rettore, Ferdinando Di Orio - rappresenta uno dei risultati dell'impegno assunto dall'Ateneo congiuntamente ad altre autorita' preposte alla gestione del post-sisma, per rispondere alla diffusa esigenza abitativa degli studenti che sceglieranno per il prossimo anno accademico di immatricolarsi o proseguire il loro percorso formativo all'Universita' dell'Aquila. L'apprezzabile scelta - ha proseguito Di Orio - di individuare un buon numero di posti letto nella caserma Campomizzi, costituisce naturalmente una soluzione praticabile nel medio periodo che deve comunque mantenere vivo l'impegno alla ricerca di ulteriori iniziative di immediata attuazione in vista della prossima apertura dell'anno accademico".


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