La commissione “Oltre il MUSP” convoca assemblea pubblica

07 Marzo 2012   13:16  

La commissione “Oltre il MUSP”, composta da docenti e genitori delle Scuole dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado di Sassa, invita la cittadinanza tutta e, in particolare, coloro in elenco, a partecipare ad una pubblica assemblea il giorno 14.3.2012, alle ore 17.00 presso i locali del MUSP di Sassa.
o.d.g.:  

1. richiesta informativa circostanziata sui fondi a disposizione per la ricostruzione delle scuole del nostro cratere;

2. criteri adottati per stabilire priorità d’intervento;

3. proposte commissione “Oltre il MUSP” riguardo la costruzione di un polo didattico nel nostro territorio.

Considerata l’importanza dell’argomento, l’urgenza di una soluzione e l’impegno di tanti/e cittadini/e, la commissione “Oltre il MUSP” auspica la partecipazione di tutte le persone coinvolte e invitate.

A seguire il presente invito il documento elaborato dalle docenti lo scorso anno scolastico inerente la problematica dei MUSP di Sassa e la proposta di costruzione di una nuova scuola.

Il Dirigente, le/i  docenti   di Scuola dell’Infanzia, di Scuola Primaria e di Scuola Secondaria di primo grado,  presso i plessi di Pagliare e di Sassa, desiderano far presente quanto segue:sei anni fa, a seguito dello sdoppiamento delle classi prime elementari di Sassa, deliberato dall’ elevato numero di iscrizioni, detta Scuola Primaria venne divisa e con essa il suo corpo docente.Infatti, il Comune di L’Aquila individuò come seconda sede la Scuola Media “B. Cirillo”, allora sede distaccata della “T. Patini”, che già ospitava una sezione di Scuola dell’Infanzia.I/Le docenti di Scuola Primaria soffrirono la separatezza in termini di itineranza, di gestione di due sedi, di perdita di condivisione didattica giornaliera, e chiesero immediatamente la possibilità di un ricongiungimento.

I/Le docenti di Scuola Media soffrirono la diminuzione di spazi a loro disposizione e la diversa organizzazione oraria.

Entrambi i Dirigenti si adoperarono in vario modo per risolvere la situazione: ricordiamo anche una visita “sul campo” del Sindaco Cialente.Nessun risultato fu raggiunto: le classi della Primaria continuavano ad aumentare e gli spazi per la Media a diminuire!Il terremoto del 6 aprile 2009  rese inagibile la sede della Scuola Media “B. Cirillo”, classificata “E” e i genitori si rifiutarono categoricamente di portare i loro figli nella sede in muratura della rimanente Scuola Primaria, per ovvi motivi di sicurezza legati già precedentemente alle difficoltà di eventuali evacuazioni per la difficile percorribilità sia della scala interna che di quella di sicurezza esterna.

E’ stata  necessaria, quindi, la costruzione di ben due MUSP, il n. 6 a Pagliare centro, il n. 7 in prossimità del bivio di Pagliare!!!Nel frattempo il “Rodari” è divenuto Istituto Comprensivo, a seguito del dimensionamento della Scuola Secondaria di primo grado”T. Patini” che perdeva i due   corsi della sede di Sassa  e tutti/e gli/le insegnanti hanno creduto fosse giunta l’occasione per risolvere le due situazioni: e invece no!!! 

Corre l’obbligo di presentare la reale situazione nei due MUSP.Analisi del contesto del MUSP n° 6Il MUSP ospita oggi la Scuola dell’Infanzia di Sassa Scalo e le prime tre classi della Scuola Primaria.

Due anni fa ci siamo interrogati su come ciò sia stato possibile, sulla perdita di un’occasione che pure costringeva a riconsiderare un contesto ancora più alterato da una tragedia cittadina, sulla perdita di un’opportunità di sviluppo edile-scolastico e di crescita culturale.

 Le/I docenti sono ancora costretti ad itinerare, a fare enormi sforzi per costruire l’orario delle lezioni, a rinunciare ad occasioni di lavoro in verticale; i genitori a correre da un MUSP all’altro.

Per di più, la fragilità della struttura risulta evidente: sono necessari infatti continui interventi tecnici per il riscaldamento; per il sollevamento delle strisce di metallo che uniscono i moduli del MUSP di Pagliare e che  feriscono le dita dei/delle  bambini/e piccoli/e che ancora giocano per terra; per l’apertura dei rivestimenti metallici a colonna che congiungono i moduli; per l’acqua che filtra; per gli scarichi inadeguati dei bagni spesso otturati.

Inoltre, ci troviamo a gestire, tra Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria :

* aule piccole per classi/sezioni numerosissime (ad esempio le classi prime accolgono 46 bambini/e e le sezioni dell’Infanzia ben 54,  per un totale di  170 bambini nella  primaria;

* mancanza di spazi per attività specifiche (di sostegno, musicali, artistiche, biblioteca, palestra, prescuola, aula docenti, ...);

* numero esiguo di bagni (solo 6 per 116 bambini/e) della Primaria;

* numero esiguo di bagni, peraltro ricavati nel retro delle aule nella Scuola dell’Infanzia,    difficilmente usufruibili e sicuri dal punto di vista della sorveglianza;

* la rumorosità e il traballamento del pavimento;

* le forti escursioni termiche;

* l’aumento di allergie di varia natura e dolori articolari a causa dell’uso di aeratori;

* l’inadeguatezza degli spazi esterni;

* la provvisorietà e la precarietà contestuale riferita alla difficoltà di operare didatticamente in modo  proficuo   nell’allestimento di spazi con materiale cartaceo a causa della “sicurezza”;

* lo spazio refettorio insufficiente ed inadeguato sia per l’esigua ampiezza che per le fasce di età dei/delle    Bambini/e (dai 3 ai 9 anni) che usufruiscono della mensa;

* in considerazione del tempo scuola, dalle 7.20 alle 16.40, e della numerosità delle classi, sia    dell’infanzia che della primaria, i/le bambini/e  sono costretti  a svolgere qualsivoglia attività nel    solo spazio aula, oppure nell’aula d’informatica tra i computer e altri arredi che limitano di nuovo    lo spazio; 

* la mancanza di una palestra nel MUSP di Pagliare costringe i/le bambini/e più piccoli/e della    Primaria a raggiungere l’altro MUSP o col pulmino o a piedi, sia per l’attività motoria che per    altre attività didattiche.

A questo proposito va sottolineato che i/le bambini/e dell’Infanzia hanno    dovuto rinunciare all’attività di educazione motoria a causa della mancanza di  spazi adeguati,    così come hanno trovato estrema difficoltà per le lezioni di inglese e per le attività di    psicomotricità e di logopedia, costrette nello spazio corridoio, praticamente in zone di passaggio    continuo;

* i  60, tra bambine e bambini, che usufruiscono del prescuola sono costretti a lavorare in un’auletta di    pochissimi metri quadrati;

* le/gli insegnanti  non hanno neanche un’aula docenti o, comunque, uno spazio di autonomia.


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