La "contro cultura" di Mario Tozzi sul sisma aquilano è decisamente "Fuori Luogo"

30 Luglio 2014   11:48  

E' vero siamo tutti stufi qui all'Aquila di vedere la città distrutta, la città che non riparte, la città che fa affari con le varie mafie.

L'Aquila non è solo quello, L'Aquila è una città di gente seria, tenace, caparbia e orgogliosa.

Così se dopo qualche tempo di totale black-out nazionale sui temi aquilani si torni a parlare del cratere delle sue eccellenze e delle sue criticità è un buon segno, ma farlo come ha fatto Mario Tozzi nel suo Fuori Luogo, prima esperienza dello scienziato divulgatore in prima serata Rai è "sbagliato".

Ritmo pimpante, musica che carica il "mood" dello spettatore, immagini che definiremmo epiche e svariati strafalcioni trasformano il cratere sismico ed il centro storico dell'Aquila in una sorta di paradiso terrestre delle opportunità.

Molti i terremotati aquilani che hanno visto il programma, tanti altri che lo hanno commentato e tra questi moltissimi lo hanno bocciato senza appello.

Come quando Tozzi commenta la Sentenza dell'inchiesta sulla "commissione Grandi Rischi" parlando di processo alla scienza e adducendo una motivazione per la condanna mai pronunciata dai giudici aquilani.

Bastava leggere la sentenza per non scivolare in uno dei punti più bui della scienza italiana, quello in cui, lo sentenziano i giudici, la ricerca scientifica si è piegata alla politica.

Voi che ne pensate, Mario Tozzi ha ragione o torto, la visione dell'Aquila e del cratere dello scienziato risponde alla vostra realtà oppure la si è edulcorata per il grande pubblico di Rai 1?


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