La denuncia della vittima, porta all'arresto di usuraio

29 Giugno 2015   12:13  

 L'arrestato e' Giovanni Fusilli, un 63enne di Bussi sul Tirino (Pescara) che risiede a Villa Raspa di Spoltore (Pescara) e vive con una pensione di meno di 300 euro al mese.

Per i carabinieri, coordinati dal capitano Claudio Scarponi, un piccolo imprenditore si e' rivolto a Fusilli perche' in difficolta' economica e ha avuto in prestito ventimila euro.

Il presunto usuraio avrebbe chiesto indietro 2.500 euro di interessi al mese, fino alla restituzione del capitale.

La vittima ha pagato il dovuto per un certo periodo ma poi ha dovuto interrompere, non avendo piu' soldi.

Ha anche fatto emettere delle cambiali alla moglie e, dopo aver subito un furto in azienda, si e' intimorito e ha ricominciato a pagare, fino ad arrivare a corrispondere 120mila euro solo di interessi.

La vittima si e' rivolta ai carabinieri quando il 63enne ha trattenuto alcuni dei titoli, nonostante l'imprenditore avesse comunque versato la somma promessa e un po' alla volta e' emersa tutta la verita', nonostante la vittima abbia collaborato solo parzialmente, essendo completamente soggiogata.

Il tutto e' iniziato nel 2007 ma la denuncia e' arrivata solo all'inizio del 2014. Per i carabinieri che hanno seguito il caso, diretti da Francesco Mingolla, gli interessi hanno raggiunto il 232 per cento.

I militari dell'Arma hanno sequestrato dieci conti correnti, di cui sei riconducibili a Fusilli, e quattro a persone compiacenti.

Lui aveva accumulato circa 300mila euro, i suoi amici circa 160mila euro, cifre spropositate rispetto ai redditi.

A Fusilli sono state sequestrate due auto. Nel corso della perquisizione di oggi i militari hanno trovato 3.500 euro e carte di credito.

"Ci auguriamo - ha detto in conferenza stampa Scarponi - che eventuali altre vittime, sempre che ci siano, si rivolgano a noi".


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