La dura vita dello sport a L'Aquila...

Parla Ruggeri (Mpa), irreperibile l'assessore Celi

01 Ottobre 2008   14:00  

Lo sport e la città, un connubbio che a L'Aquila non è mai stato dei migliori, soprattutto per quanto riguarda il rapporto con le amministrazioni che si sono succedute negli anni.

Le polemiche di questi giorni ne sono la dimostrazione.

A scatenare il risentimento di molti sportivi, ma non solo, è stata soprattutto la scelta dell'amministrazione di bandire una gara d'appalto per la gestione della piscina comunale, vinta da una Associazione Temporanea di Imprese campane, di cui fa parte una società che nel napoletano si occupa di gestione e smaltimento di rifiuti; oltre all'aver quindi leso l'aquilanità sottraendo la piscina dalla gestione delle società locali, dietro la vicenda sembrano affacciarsi ombre inquietanti.

Era insomma opportuno che il Comune si avvalesse della legge regionale 9 del 2003, che, ci spiega l'ex assessore Corrado Ruggeri, che consente alle amministrazioni di affidare la gestione degli impianti alle associazioni sportive che si occupano di quella disciplina.

Inutile contattare l'assessore allo sport Roberta Celi per una dichiarazione, il suo telefono squilla costantemente a vuoto.

Situazione non meno rosea per le società sportive di calcio e rugby, che sono indietro nei pagamenti per l'utilizzo dello stadio comunale “Tommaso Fattori”. L'Aquila rugby, attraverso il suo presidente Vincenzo Rivera, nominato il 4 luglio scorso, si difende attribuendo le responsabilità alle vecchie gestioni, il debito si riferisce infatti al periodo 2006-2008, ma assicura l'imminente pagamento. In debito con il Comune anche L'Aquila calcio ed il Cus L'Aquila, che attende ancora i finanziamenti dell'Università.

Intervista all'ex assessore allo sport Corrado Ruggeri.

(MS)


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