La fiera delle varietà

08 Gennaio 2008   16:47  
Il quotidiano inglese Times ha recentemente esaltato l´Abruzzo come meta di vacanze intelligenti, dove è possibile imparare qualcosa di autentico, lontano dal turismo di massa, immersi nella natura di una regione che - sottolinea il corrispondente - ha un terzo del territorio protetto da Parchi e riserve. La mostra mercato dei prodotti tipici e dell´artigianato del Parco regionale Sirente- Velino la cui seconda edizione ha avuto luogo a Rocca di Mezzo, rappresenta in pieno questa vocazione. L´agricoltura di nicchia e l´artigianato sono oggi in fondo un lavoro intellettuale più che manuale. I prodotti di qualità sono oltre che beni di consumo anche un patrimonio culturale, tutti da scoprire, per il piacere non solo del corpo, ma anche dello spirito. Se ne sono accorti gli oltre 5mila visitatori della fiera che aggirandosi tra le decine di stand allestiti da produttori del Parco hanno potuto apprezzare i tanti frutti di una terra aspra e meravigliosa e delle mani di chi la terra non ha voluto abbandonare. Tante poi le idee lanciate nel corso del convegno che ha disegnato la cornice teorica della mostra mercato: eccone in sintesi qualcuna: puntare sulla filiera corta, ovvero accorciare la distanza tra produttore e consumatore eliminando quanto più possibile le intermediazioni che fanno lievitare i prezzi, compromettono la qualità, producono inquinamento. Valorizzare il tartufo, di cui queste valli sono ricchissime, realizzando un itinerario del gusto sul modello delle strade del vino che hanno fatto la fortuna delle colline toscane. Potenziare la promozione dei prodotti locali attraverso un marketing più efficace, e attraverso la partecipazione a fiere ed esposizioni internazionali. L´evento è caduto in concomitanza ad un periodo straordinario per gli impianti sciistici dell´altopiano delle Rocche: il rilancio del settore agroalimentare di qualità può trovare dunque nel turismo della neve un importante alleato. Precise indicazioni politiche, queste ed altre, per la Regione Abruzzo, anche in tempi di vacche magre e di draconiani piani di risanamento del bilancio. La disponibilità di terreni ancora fertili e abbandonati, a causa dell´emigrazione, e stato poi osservato nel corso del convegno, rappresenta una risorsa sempre più preziosa per le aree interne, poichè le pianure italiane che furono culle di civiltà e di sviluppo agricolo intensivo, vengono sempre più invase dal progresso che prende la forma di immensi scatoloni di cemento, ciminiere e lunghi nastri di asfalto, che riempiono gli spazi vuoti e soffocano a vantaggio di pochi, la terra che è di tutti, ivi comprese le generazioni future. Ed anche per questo assume uno straordinario valore l´impegno profuso dall´ente Parco per promuovere e incentivare il settore agroalimentare di qualità, ed un passo decisivo in questa direzione è rappresentata dal marchio del parco che a breve potrà essere richiesto da produttori agricoli, artigiani, ristoratori e operatori turistici che rispetteranno un rigoroso disciplinare etico e qualitativo. Un momento particolarmente significativo della due giorni di Rocca di Mezzo è stata la consegna di un riconoscimento ai titolari del ristorante Antichi sapori di Carsoli, che a Napoli si sono meritati il terzo posto nella classifica dell´Isnart che valuta la cortesia e l´ospitalità dei ristoratori italiani. Davvero una buona notizia: l´orso è infatti l´animale simbolo della nostra regione, ma il suo proverbiale carattere non deve certo rappresentare un modello di comportamento per i nostri operatori turistici. Un dato su cui riflettere: la bonifica della discarica abusiva di Bussi, frutto di un modello di sviluppo delle arre interne che trova il suo limite e la sua confutazione nelle montagne di "monnèzza" che avvelena i territori, costerà al contribuente ben 58 milioni di euro. E allora si scopre che l´investimento più saggio e meno oneroso è forse quello di preservare la qualità ambientale del territorio, e la sua straordinaria biodiversità. Molti prodotti alimentari esposti nella fiera, a tal proposito, sono il frutto di un prezioso lavoro svolto dall´Arssa, che per anni è andato in cerca di sementi e varietà in via di estinzione, al fine di mappare la biodiversità e soprattuto al fine di reintrodurre la coltura di quei prodotti. Filippo Tronca

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