La lettera scarlatta

di Giusy Pitari

05 Agosto 2009   14:18  

Non è una gran notizia essere classificati “E” e riempire i moduli del censimento! Ho avuto un brivido a via Rocco Carabba sabato scorso: eravamo tutti scarlatti, con la nostra lettera “E”, altri con la zona rossa e poi c’erano anche gli “F”.

E’ giunta l’ora del riscatto: noi possiamo salire nella classifica di questo territorio, possiamo risalire la china e arrivare a riscattare finalmente la nostra città martoriata.

Non possono farlo i concittadini di serie A, B e C, perché sono ancora alle prese con la ristrutturazione, ma per noi si apre una grande possibilità, una grande prova di coraggio e solidarietà. Possiamo chiedere i nostri alloggi “temporanei” ampliando il nostro nucleo familiare, insomma possiamo aggregarci. Già vedo le vostre facce distorcersi, ma lasciatemi finire.

Vi ricordate del mio appello “adotta uno studente fuori sede”? Sembrava impossibile, in pochi hanno case agibili e magari le stanno già condividendo.

E allora riscattiamoci e mostriamo la nostra lettera scarlatta con fierezza.

Nel modulo che dobbiamo riempire noi dalla lettera scarlatta, per la rilevazione dei fabbisogni abitativi, nella pagina “B” alla voce Altra persona o nucleo familiare aggregato aggiungiamo il nome di uno studente fuori sede che al 5 aprile risulti residente in una casa classificata, in seguito, “E” o “F” o in zona rossa.

Se siete madri o padri di un ragazzo/a over 18 chiedete a lui/lei, sicuramente ne conoscono almeno uno/a. Aggregatelo al vostro nucleo familiare.

Darete a questa persona una concreta possibilità di tornare a studiare nella nostra città, avrete fatto un gesto grandioso per la rinascita, vi arricchirete e, non ultimo, aumenterete il vostro punteggio nel caso puntiate ai moduli abitativi.

La solidarietà non sono parole. L’Aquila ha bisogno di tutti.

L’Aquila agli aquilani che l’amano davvero

Giusi Pitari

 

 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore