25 Novembre 2010 12:55
Nella prima puntata del suo "Vieni via con me", Roberto Saviano aveva parlato della macchina del fango, ovverosia quel sistema che la stampa usa per screditare, mentendo, tutti coloro che dicono qualcosa di scomodo o semplicemente poco gradito. Stiamo ovviamente parlando di un metodo da condannare senza sè e senza ma, eppure tale sentenza, nei fatti, non viene mai rispettata. Già, perchè i professionisti del settore invadono le trasmissioni televisive, in qualsiasi ora del giorno.
Un esempio? Secondo i dati riportati da Vidierre, Feltri, Sallusti e Porro, il trio a capo de "Il Giornale" sono tra i più presenti nei vari talk-show. Un fenomeno strano, apparentemente, perchè stiamo parlando di un quotidiano che totalizza senz'altro buone vendite, ma è distante anni luce da quelle totalizzate da "La Repubblica" o "Il corriere della sera", testate sicuramente di prima fascia.
Bisogna poi aggiungere, che il trio in questione è finito al centro di un'indagine giudiziaria per delle presunte intimidazioni ai danni della presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, e Feltri, addirittura è stato sopeso dall'Ordine dei giornalisti a seguito del caso Boffo.Eppure, stiamo parlando di persone ormai note al pubblico televisivo, mentre altrettanto illustri firme dei quotidiani principali rimangono praticamente nell'anonimato. Come spiegare, allora, questo assurdo fenomeno?
Per farlo, sarebbe troppo semplice sostenere la tesi secondo cui gente come Sallusti & co., lavorando nei giornali di proprietà del premier, hanno un accesso privilegiato nelle reti pubbliche. Già, perchè anche Michele Santoro, tutt'altro che filo-governativo, invita spesso e volentieri la triade de "Il Giornale" nel salotto di "Annozero". Dove sta, allora, la convenienza nel compiere tale scelta?
La risposta è semplice ma, ahimè, dolorosa: la macchina del fango fa fare ascolti. Chiunque (quello de "Il Giornale" era solo un'esempio) la spari grossa su un personaggio d'attualità, magari scomodo, ottiene una celebrità immediata. Certo le querele sono all'ordine del giorno, però, nell'attesa che venga accertata la verità le telecamere saranno ben felici di accogliere tali persone sotto i loro generosi riflettori. Poco importa se è stata offesa la dignità di qualcuno. La macchina del fango è inarrestabile.
Francesco Balzano
