La maggioranza tenta colpi di mano, Castiglione mette in guardia

L'esponente di An: ''no a scappatoie''

20 Settembre 2008   13:00  

"La sfrontatezza della maggioranza di centrosinistra che ha massacrato questa Regione e' pari solo alla sua mancanza di responsabilita'". Cosi' Alfredo Castiglione denuncia l'ennesimo tentativo di approvare "in zona Cesarini e profittando dell'attenzione massmediale su inchieste e candidature, provvedimenti che avrebbero bisogno di ben piu' seri approfondimenti e di un confronto con le categorie e il territorio". "Mi riferisco in particolare - dichiara il capogruppo di An - a due argomenti che tornano ad affacciarsi negli ordini del giorno delle commissioni consiliari, la IV e la V, convocate per martedi' e mercoledi' prossimo. Nella prima si vorrebbe approvare una legge sull'artigianato che si preoccupa esclusivamente di fare gli interessi di alcune confederazioni di artigiani ignorandone altre come la Casa, che peraltro esprime a Lanciano la cooperativa artigiana di piu' grande d'Abruzzo. Secondo questo scellerato progetto di legge ci si preoccupa solo del credito cooperativo senza tenere in nessuna considerazione le reai necessita' degli artigiani. Nella V commissione, rimandata di settimana in settimana, malgrado nell'incontro dei capigruppo con i precari della sanita' di una decina di giorna il presidente Roselli avesse assunto l'impegno a chiedere un parere sull'art. 3 del piano sanitario che disciplina proprio le stebilizzazioni, adesso ci si appresta a recitare il de profundis per le residue speranze di oltre 600 famiglie. Quel che la maggioranza propone, infatti, e' l'abrogazione dell'art. 3, dimostrando una volta di piu' - secondo Castiglione - come l'incontro con i precari fosse stata solo una presa in giro. Sempre nella V commissione, inoltre, si vorrebbe discutere e approvare - senza alcune concertazione - il manuale di autorizzazione e accreditamento nonche' le relative procedure delle strutture socio-sanitarie. Si tratta di argomenti - prosegue Castiglione - che non possono essere liquidati in fretta e furia, ma che meritano un esame accurato e coerente con una piu' generale e organica politica regionale. A pochi giorni dal blocco delle attivita', serieta' e responsabilita' - oltre a un minimo buon gusto - avrebbero dovuto consigliare il centrosinistra di fermarsi a riflettere sui tanti troppi guasti causati a questa Regione piuttosto che, per beceri motivi elettorali, cercare di inscenare un iperattivismo che potra' solo essere controproducente per l'Abruzzo e - conclude - per la residura credibilita' di chi solo adesso si accorge dei tanti problemi di cui soffre il nostro territorio".

 


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