La sagra degli antichi saponi. Un libro di Giovanni Damiani

Festival del cinema ambientale

17 Agosto 2010   12:00  

Un argomento apparentemente banale , eppure di grande rilevanza ecologica sarà protagonista del dibattito in programma questo pomeriggio alle ore 17.00 nella seconda giornata a Civitaquana del Festival internazionale del cinema naturalistico ed ambientale.

L'occasione è offerta dal libro in uscita ''La Sagra degli antichi saponi'', a firma del biologo Giovanni Damiani, presidente dell'Ecoistituto-Abruzzo, che sarà presente a Civitaquana.

Il libro propone una riflessione sul lavare e sul lavarsi. Vengono affrontati in chiave storica la detergenza domestica prima del sapone, l'era del sapone, l'era dei detersivi, l'acqua che abbiamo in casa solo da tre o quattro generazioni.
Tra le grandi trasformazioni che hanno ingenerato le modificazioni più importanti nella nostra società e provocato la crisi ecologica che è sotto gli occhi di tutti, la detergenza ha un ruolo di primo piano, assieme ad altre grandi trasformazioni quali lo sviluppo urbanistico (ed anche il modo di costruire), la realizzazione di centrali per la produzione di energia elettrica e relative reti di distribuzione, lo sviluppo delle reti stradali, l'introduzione, in agricoltura, dei concimi prodotti dall'industria, della meccanizzazione e dei veleni chimici di sintesi, la motorizzazione di massa (che ha portato il traffico a divenire il più grande problema delle società industrializzate), la diffusione di sostanze chimiche nell'ambiente, le "bonifiche" e la "regolarizzazione" dei corsi d'acqua, lo sviluppo industriale.
Ciascuno di noi, quotidianamente, per lavarsi, per lavare le stoviglie, quando usa la lavatrice, immette attraverso gli scarichi, nel ciclo dell'acqua, migliaia di molecole inquinanti.
Le nostre lavatrici, inoltre, per essere efficaci operano a temperature elevate consumando energia elettrica che, per essere prodotta, consuma risorse e crea inquinamento altrove.
Il libro vuole comunicare che e' possibile una detergenza rispettosa dell'ambiente, della salute umana e degli ecosistemi, e che non distrugga le risorse.
Si compone di tre parti.
La prima affronta, anche in chiave storica, come si è evoluto e come è diventato insostenibile il nostro rapporto con l'igiene e affronta le seguenti domande: come si lavava in epoca antica, prima del sapone? Quali i prodotti naturali, usabili ancora oggi? Perché la liscivia di cenere lava? Chi ha inventato il sapone e quando è arrivato in Italia e in Abruzzo?
Come si faceva il sapone , e perché il sapone lava? Perché i panni stesi sull'erba, al sole, si sbiancano?
quale è stato il ruolo della chimica abruzzese (Bussi e Piano d'Orta) nella produzione di saponi e poi dei detergenti ?
Cosa sono e come inquinano i detergenti di sintesi petrolchimica-industriale? Perché il sapone è ancora oggi il detergente più ecologico ed efficace che esista? Come è possibile utilizzare il sapone anche in lavatrice, senza alcun problema?

La seconda parte propone un modello di detergenza sostenibile, molto realistico, adottabile senza rinunciare ai livelli attuali di igiene e di pulizia.

La terza parte, infine, insegna a fare il sapone e reca una raccolta oltre quaranta ricette per poterlo fare da sé, in casa, operando con le sostanze grasse che possiamo o reperire o mettere da parte con la raccolta differenziata (olio di friggitura, olio vecchio, strutto ecc.). Ci sono infine ricette e consigli per chi volesse realizzare saponi e saponette fini o ultrafini, di tipo commerciale.

A seguire, alle ore 21, altri due documentari in concorso del Festival. Campioni del mondo, di Ludovico Prola propone mediante l'uso di tecniche originali e spettacolari animali appartenenti a differenti specie esibirsi in irraggiungibili performance nelle diverse discipline, siano essere aeree, su acqua o su terra. I migliori corridori, i campioni di salto in alto e di corsa nella lunga distanza, i migliori nuotatori del regno animale non competono pero' per una medaglia e per il successo, ma semplicemente per potersi sfamare, riprodurre e fuggire dai predatori. A seguire La centrale idroelettrica di Presenzano, documetario che ha il merito di far comprendere la complessa tecnologia che consente di trasformare in energia lo scorrere dell'acqua.

L'alimentazione dell'acqua, raccolta nel bacino di monte, avviene attraverso condotte forzate realizzate con scavo in galleria, mentre lo scarico sarà effettuato nel bacino di valle.

Per informazioni è possibile contattare la segreteria del festival al numero 3298839788.

 


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