La sindrome occluso-posturale

18 Aprile 2019   09:00  

Non tutti lo sanno, ma i problemi dentali possono influire su tutto il resto dell’organismo. In particolare stiamo parlando della sindrome occluso-temporale, che colpisce tutti coloro che hanno difficoltà di occlusione della mandibola, dovuta a varie problematiche. Come ci conferma anche il dentista Carlo Setta dal suo studio di Pescara, sottostimare queste problematiche può portare a seri disturbi.

Le cause della sindrome
Come abbiamo detto la sindrome occluso-temporale deriva dalla distorta o mancata occlusione delle due arcate dentali. Le motivazioni che portano a questo possono essere varie, a partire da una scorretta conformazione fisiologica, sviluppatasi durante l’età evolutiva; tale conformazione scorretta può essere il risultato di problemi dentali trascurati. Con il passare del tempo l’articolazione temporo mandibolare, chiamata di solito con il suo acronimo ATM, tende a rimanere a lungo tesa e contratta, portando anche a dolori in sede. In queste situazioni si rende necessaria una visita gnatologica presso uno studio dentistico abilitato, in modo da comprendere quali siano le cause di dolori o di problemi di vario genere, oltre ad approntare una corretta terapia di recupero.

I problemi gnatologici
La gnatologia è una branca dell’odontoiatria che studia le patologie correlate alle articolazioni della bocca. I sintomi del singolo soggetto possono essere vari, a partire dalla difficoltà di chiudere correttamente “il morso”, cosa che porta anche ad avere difficoltà nel consumare alcuni cibi o nel masticare correttamente. A lungo andare una chiusura non corretta tra le due arcate dentali coinvolge anche tutta la muscolatura della testa, oltre alle articolazioni. Il soggetto può avvertire dolore in alcune zone del viso o della testa, rigidità della colonna in sede cervicale, dolori alle spalle o alla schiena, fino a vertigini e problemi posturali di tutto il corpo. Spesso chi soffre di questo tipo di sindrome non riesce rapidamente ad ottenere una diagnosi, perché ogni singolo sintomo viene ascritto ad altre patologie.

La terapia
Tutte le problematiche correlate ad una malocclusione delle arcate dentali si possono risolvere. Come primo passo è però importante effettuare una visita presso un dentista esperto, che possa utilizzare le corrette terapie di tipo gnatologico. Nella maggior parte dei casi la soluzione alla base dei problemi posturali e di malocclusione è l’utilizzo del bite, una placca in materiale plastico, che viene creata su misura per il singolo soggetto e può essere posizionata o rimossa in autonomia. A seconda dei casi il bite si utilizza nelle ore notturne, o anche durante il giorno, ma viene realizzato in modo che non dia problemi a chi lo indossa. Va sempre rimosso mentre si consumano i pasti. Nel corso delle ore notturne, durante la fase inconscia del sonno, questo apparecchio consente al cervello di riprogrammare la chiusura dell’ATM e di riallineare le arcate dentali, risolvendo alla radice i problemi che riguardano le malocclusioni. 

Casi particolari
La malocclusione può essere causata anche da situazioni gravi o estreme di spostamento delle arcate dentali dal loro asse ideale. In questi casi può essere necessaria l’applicazione di apparecchi ortodontici di altro genere, o anche addirittura l’intervento chirurgico, volto a riallineare l’ossatura della bocca, che già in età evolutiva, o con il passare degli anni, si è sviluppata in modo scorretto.


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