La "truffa" delle primarie del Pdl all'Aquila. E la colpa è sempre della stampa...

08 Marzo 2012   09:40  

Il cerchio si è chiuso.

Dopo lunghissime giornate fatte di voci, indiscrezioni e smentite, arriva la parola fine sulle primarie del centrodestra all'Aquila. Quelle che alcuni stessi esponenti del Pdl avevano fiutato essere una "barzelletta". E a proposito delle quali, altri, in tempi non sospetti, avevano parlato come di "un film che non andrà in onda".

Tanto rumore per nulla, verrebbe da dire. E dopo che le si è sbandierate per mesi, ne si è fatta una dottrina di partito, tanto da intitolarle una mozione congressuale, non c'è nessuno che voglia parteciparvi. Incredibile.

Martedì l'addio di Enzo Lombardi, accompagnato da una serie di accuse nei confronti dei dirigenti del suo partito. Avrebbero, secondo l'ex sindaco ed ex senatore, battezzato la candidatura di Pierluigi Properzi, rinunciando ad una candidatura che poteva, e doveva, essere di bandiera.

Superficialità, per il neo coordinatore Alfonso Magliocco e per il suo predecessore Gianfranco Giuliante. "Enzo" si sarebbe lasciato persuadere dalle fantasiose ricostruzioni giornalistiche. Surreali? Ma mai smentite da nessuno.

Colpa della stampa, comunque. Ancora una volta. Quei mascalzoni dei giornalisti sono riusciti a far cambiare le sorti delle primarie. E l'hanno data a bere a personaggi del calibro di Enzo Lombardi, democristiano col pedigree. Prima sindaco, poi senatore. Infine dirigente nazionale di Forza italia.

Potrebbe essere la sceneggiatura di una tragicommedia, se non fosse tutto vero.

Come è tragicomica la scelta di Properzi. Dopo aver cercato per mesi quell'ampia convergenza che sapeva non esserci sin dall'inizio, decide di confrontarsi con le primarie per cercare una legittimazione e ritenendolo un passaggio fondamentale per una persona che vuole entrare dalla porta principale nel circo della politica.

"Gli avvenimenti di queste ultime ore stanno facendo emergere che per alcuni segmenti politici la mia candidatura alla primarie divide ed é oggetto di riflessione" ha scritto ieri l'urbanista per spiegare il suo passo indietro. Sagace, verrebbe da esclamare.

Ma non finisce qui. Perchè Properzi, attraverso quei "metodi da Prima Repubblica" denunciati da D'Eramo - che si illudeva di sottoporsi davvero ad una competizione, come è stato abituato a fare sin da piccolo - si candida lo stesso. Bypassando le primarie.

Stasera, salvo nuovi colpi di scena, il coordinamento del Pdl gli darà il via libera definitivo.

E reitera l'appello "a tutte le forze vive di questa città e a tutti i partiti politici affinché valutino una possibile convergenza sulla mia figura e sul programma che andró a presentare venerdí".

Marco Signori


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