La tv fa invasione di campo

Ascolti record per gli scontri di Italia-Serbia

14 Ottobre 2010   12:24  

Solo pochi giorni fa avevo scritto un articolo nel quale denunciavo l'invadenza della tv nella tragica vicenda di Sarah Scazzi. Il 'reality' (è triste, ma oramai bisogna considerarlo tale), si arricchisce ogni giorno di un nuovo particolare strappato alle indagini in corso. Ma un solo evento ad un piccolo schermo così ingordo non poteva bastare. Allora ecco spuntare un altro episodio di teppismo da stadio finito, stavolta, in pasto alle telecamere.

I tele-tifosi del Belpaese, martedì scorso, erano tutti incollati davanti alla tv per assistere al match tra Italia e Serbia. Solo che quella partita non è mai stata giocata, perchè un gruppo di teppisti (mi rifiuto di chiamarli appassionati di calcio) di nazionalità serba hanno deciso di devestare prima la città di Genova e poi il suo stadio. Persino il dovuto minuto di silenzio per i quattro caduti in Afghanistan è stato interrotto a causa di questi facinorosi.

Eppure, anche qui, la stupidità umana diventa oggetto di spettacolo, di morbosa attenzione del pubblico che ha già dimenticato i novanta minuti calcistici e si è fiondato a bomba sugli scontri tra ultras e forze dell'ordine. Lo spettacolo agonistico, insomma, è stato interrotto ma quello voyeristico andava avanti facendo registrare ascolti altissimi. Marco Mazzocchi e il suo team fanno la telecronaca della partita Teppisti serbi vs. Forze dell'ordine con un trasporto degno della finale di Champions. I commenti si sprecano ed ogni secondo dello scontro viene seguito con grandissima attenzione. Persino quando l'avveduto arbitro dichiara concluso il match (quello di calcio) la diretta va avanti ad oltranza in attesa , magari, di vedere una bella carica.

I calciatori da divi diventano spettatori impotenti, tanto che ad un certo punto viene loro chiesto di abbandonare il campo. Il vero protagonista, l'uomo partita, è stato un tale Ivan Bogdanov, il capo delle Tigri di Arkan, il gruppo di ultras fautori delle devstazioni. Lo filmano in azione, lo fotografano in segno di esultanza. Il mondo del calcio si ferma davanti a lui e la tv quasi lo ringrazia per lo share da record.

Il pubblico pulito, invece, quello che il calcio lo ama davvero non è rimasto lì a guardare ma ha abbandonato gli spalti con grande tristezza. Un'invasione di campo del genere è davvero inaccettabile.


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