Lanciano-Portogruaro 0-1: Carozza punisce la Virtus

Il calcio è anche questo. Puoi giocare novanta minuti perfetti, o quasi, e venire beffato a pochi secondi dal recupero. E'quello che è successo oggi al "Guido Biondi" di Lanciano, dove la Virtus di Carmine Gautieri perde per la prima volta in stagione fra le mura amiche al termine di una gara dominata in lungo e in largo. I rossoneri perdono quindi la vetta della classifica: rimane un pizzico di rammarico se si pensa che nel doppio turno casalingo, i frentani hanno conquistato un solo punticino sui sei disponibili.
La partita. Gautieri deve rinunciare allo squalificato Pavoletti e manda in campo un trio d'attacco inedito con Turchi, Piccioni e Chiricò. In difesa, Mammarella ce la fa, mentre Rosania sostituisce Vastola.
Il Portogruaro si schiera con un classico 4-4-2 con Regno e Pondaco sugli esterni, mentre il pacchetto centrale è costituito da Fedi e Radi a protezione del portiere Bavena. In avanti la coppia d'attacco è formata da Della Rocca e Corazza.
La Partita. Senza Pavoletti è tutta un'altra storia. L'assenza del bomber pesa, e non poco, sugli equilibri di una partita che non è stata giocata male dal Lanciano, anzi. Tuttavia, come spesso accade in questi casi, il gioco non sempre premia. Ne ha approfittato il Portogruaro che ha saputo soffrire e colpire al momento giusto.
Partita piuttosto statica nei primi quarantacinque minuti: le squadre più che altro cercano di studiarsi, senza creare pericolose azioni da gol. All'ottavo minuto la Virtus prova a scardinare la difesa ospite: lancio di D'Aversa per Chiricò che rientra e tenta la conclusione, ma il tiro dell'attaccante rossonero viene rimpallato.
Al 34'l'episodio che avrebbe potuto spezzare in due la partita: il fallo di Fendi ai danni di Piccioni viene sanzionato con il cartellino rosso dal direttore di gara che lascia il Portogruaro in dieci per oltre un'ora di gioco. A questo punto, il Lanciano sale in cattedra ma, in area veneta succede qualcosa di misterioso: infatti, dopo aver assegnato un calcio di rigore per fallo di Pondaco su Chiricò, il Signor La Penna rivede la sua decisione e, su segnalazione dell'assistente, impedisce al Lanciano di battere il penalty fra le proteste generali. Tuttavia, i rossoneri ci provano ancora e, nel finale, è Volpe a scaldare i guanti di Bavena che si oppone alla grande sul tiro del centrocampista della Virtus.
La ripresa non è molto differente dalla prima frazione. I rossoneri sono padroni del campo e sembrano gestire al meglio la superiorità numerica: il gol pare poter arrivare da un momento all'altro. Al 17'sembra essere la volta buona, ma Turchi, servito da Chiricò, spara alto a porta vuota.
Il match cala d'intensità: il Portgruaro si arrocca nella propria metà campo senza concedere occasioni realmente pericolose all'undici di Gautieri e, come se non bastasse, trova addirittura il vantaggio allo scoccare dell'ultimo minuto. Il gol-vittoria ospite lo sigla Corazza che, in contropiede, vince in rimpallo con Amenta e trafigge un incolpevole Aridità.
Ai padroni di casa non bastano i sei minuti di recupero per l'assedio finale e il triplice fischio regala la gioia agli uomini Rastelli. Per la Virtus rimane solo tanta amarezza.

IL TABELLINO

VIRTUS LANCIANO (4-3-3): Aridità; Aquilanti, Massoni, Amenta, Mammarella; Vastola (34’s.t. Margarita), D’Aversa, Volpe; Chiricò, Piccioni (24’s.t. Tarquini), Turchi (20’s.t. Improta). A disp.: Amabile, Rosania, Capece, Titone. All.: Gautieri

PORTOGRUARO (4-4-2): Bavena; Regno, Fedi, Radi, Pondaco; D’Amico (35’p.t. Cristante), Coppola (47’s.t. Giacobbe), Cunico, Luppi; Della Rocca (16’s.t. Lunati), Corazza. A disp.: Mion, Bognanni, Moras, De Sena. All.: Rastelli

ARBITRO:  La Penna di Roma

MARCATORE: 44’s.t. Corazza (P)

NOTE: terreno in discrete condizioni, giornata fredda. Spettatori: 1500 circa. Ammoniti: Regno (P), Pondaco (P). Espulso Fedi (P) al 32'pt per fallo da ultimo uomo su Piccioni lanciato a rete. Angoli: 10 a 3 per la Virtus Lanciano. Recupero: 2‘ pt, 6’st.

(d.p.)