Lanciano al via maxi processo per traffico di rifiuti pericolosi, 15 gli imputati

La Regione Abruzzo si costituisce parte civile

04 Dicembre 2014   11:38  

E' iniziato presso il tribuale di Lanciano, il maxi processo che vede 15 persone imputate di: associazione a delinquere, falso documentale, truffa aggravata ai danni delle regioni Abruzzo e Puglia e frode fiscale inerente lo smaltimento di rifiuti speciali, senza averli prima trattati, relativo all'operazione svolta dai carabinieri del NOE e della Tutela per l'Ambiente nel 2009 che venne denominata "Operazione Spiderman".

L’indagine consentì la disarticolazione di un’organizzazione criminale costituita in Abruzzo, con altre diramazioni in ambito nazionale, dedita al traffico illecito di rifiuti speciali anche pericolosi, che avveniva con la sistematica complicità di impianti di gestione rifiuti, trasportatori, intermediari, imprenditori, laboratori di analisi e compiacenti discariche.

Fulcro delle attività illecite era un impianto di stoccaggio e selezione rifiuti operante nella zona industriale di Lanciano, regolarmente autorizzato alla gestione rifiuti.
I responsabili del traffico, attraverso l’illecita miscelazione dei rifiuti, simulando operazioni di selezione, trattamento e recupero con la sistematica falsificazione dei documenti analitici e di trasporto, per anni hanno illecitamente smaltito principalmente presso discariche in Abruzzo e in Puglia ingenti quantitativi di rifiuti speciali sostenendo costi molto contenuti.

Inoltre, dichiarando che i rifiuti da loro gestiti e trattati provenivano da attività di selezione automatica (tecnologia di cui la ditta non disponeva) ottenevano un forte sconto sull’applicazione dell’ecotassa regionale (500.000 euro circa).

Nell'operazione degli uomini dell'arma venne inoltre, riscontrata la complicità di Pubblici Ufficiali appartenenti alla locale Polizia Provinciale che rilasciavano attestazioni di comodo.

L’ organizzazione contava anche sulla complicità di:
- 1 impianto di gestione rifiuti – stoccaggio e selezione – ubicato nella provincia di Macerata;
- 3 ditte di trasporto rifiuti, operanti sull’intero territorio nazionale;
- 3 laboratori analitici ubicati in Abruzzo;
- 2 impianti di smaltimento ubicati in Puglia e Abruzzo.

Il traffico accertato è stato stimato in circa 80.000 tonnellate nei soli conferimenti verso le due discariche, con un lucro per l’organizzazione non inferiore ai 3 milioni di euro.

Ieri anche la Regione Abruzzo,si è costituita pate civile facendo richiesto di  un risarcimento danni, per evasione di 454.656 euro e per danni di immagine di 500mila euro.

La Regione Puglia e il comune di Taranto si erano gia costituiti parte civile con la richiesta  del pagamento dell’ecotassa per circa 30mila euro.

 


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