Lanciano, sindaco contro fusione Bls-Bper

27 Marzo 2012   20:39  

L’Amministrazione comunale di Lanciano coinvolgerà i sindaci dell’Aquila, Sulmona e dei Comuni della Frentania contro il progetto di fusione della Banca popolare di Lanciano e Sulmona(Bls) con la Banca popolare dell’Emilia Romagna(Bper), nata anni fa come una federazione di banche, tra cui la Bls, la Carispacq, banca Aprila, Melior banca. «È una fusione a freddo che non ci piace – ha detto oggi in conferenza stampa il sindaco, Mario Pupillo, affiancato dal vice, Pino Valente -. Chiederemo un incontro con il vertice Bper e metteremo in atto mozioni di vari consigli comunali oltre a tenere a Lanciano un consiglio comunale straordinario. Non entro nel merito delle questioni tecniche bancarie, ma non si può spogliare un territorio di una banca come la Bls che è stato motore trainante per l’economia locale e regionale, stando vicino ai cittadini e alle imprese fin dal 1962, anno di nascita. La Bsl è stata una straordinaria intuizione di personaggi di spicco di Lanciano». La Bls conta più di 80 filiali tra Abruzzo, Marche e Molise e con la fusione perderebbe autonomia dal momento che la Bper avrebbe un solo Cda a Modena, sede centrale. «Si tratta di un accentramento negativo – ha aggiunto – Pupillo – che rischia di farci perdere un marchio, qual è la Bls, che spicca per salute economica, efficienza e solidità. I soci si sono fidati dell’Ops (offerta pubblica di scambio), lanciata dalla Bper e dunque vogliamo difendere, con i contenuti, la Bls». «Con questa crisi, aggiunge Valente, le banche locali sono le uniche a dare risposte alle imprese del territorio; poi c’è il rischio di perdita di posti di lavoro oltre che alla fine del mecenatismo che la Bsl ha incarnato in Abruzzo stando vicino a grandi eventi culturali».


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