Lavori antisismici nelle scuole pescaresi

26 Ottobre 2011   20:24  

“Il primo settembre 2012 riaprirò la scuola elementare e materna di via Rubicone a San Donato: giovedì prossimo, 3 novembre, effettueremo la consegna del cantiere alla ditta che si è aggiudicata il primo appalto per il consolidamento antisismico di un edificio con grosse problematiche di staticità, la ditta Ventra Antonio di Melfi che avrà 180 giorni di tempo, dunque sei mesi, per chiudere le opere. Contemporaneamente effettueremo la gara d’appalto per il secondo lotto dei lavori per l’adeguamento energetico dell’istituto che si concluderà entro l’estate. In questo modo andremo a dotare una scuola tanto importante, in quanto punto di riferimento per l’intero quartiere, di quelle misure di sicurezza imposte dalla legge dopo il ‘caso’ del terremoto di San Giuliano, nel 2003, ma che nessuno, prima che noi ci insediassimo, si era preoccupato di adottare per garantire la tutela degli studenti”. Lo ha detto l’assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Pescara Roberto Renzetti nel corso della conferenza stampa odierna convocata per ufficializzare l’apertura del cantiere della scuola primaria e materna di via Rubicone, chiusa nel settembre del 2009. Presenti anche la dirigente scolastica Assunta D’Emilio e la vicaria.

“L’iter per l’apertura del cantiere ha purtroppo richiesto un anno e mezzo di tempo, un anno e mezzo in cui ci siamo presi critiche, attacchi, comitati dei genitori, richieste che andavano oltre il buon senso, sino alle polemiche di un signor Frattarelli sul presunto immobilismo dell’amministrazione comunale che aveva assunto impegni che, in teoria, non riusciva a rispettare, distruggendo un quartiere intero, e poi ancora le polemiche dell’Italia dei Valori con il consigliere Sulpizio, ma nonostante questo noi abbiamo continuato a perseverare in silenzio. Nel 2009 abbiamo affidato l’esecuzione di controlli su alcune scuole di Pescara; la società tecnica incaricata, dopo sopralluoghi ed esami, ci ha prospettato delle forti criticità sulla scuola primaria di via Rubicone, problemi in realtà noti da anni, ma evidentemente a qualcuno negli anni scorsi faceva più comodo tinteggiare pareti e cambiare qualche lavagna mettendo la testa sotto la sabbia e fingendo che fosse tutto a posto anziché affrontare di petto problematiche difficili, specie in un periodo di crisi di risorse. Al contrario la nostra amministrazione comunale, non appena abbiamo ricevuto la relazione della società sulle criticità strutturali dell’edificio scolastico, di concerto con la Dirigente scolastica, le abbiamo affrontate e, per evitare doppi turni che sapevamo quando sarebbero iniziati, ma non quando sarebbero finiti, abbiamo individuato un plesso alternativo a via Rubicone in cui dare una sistemazione dignitosa ai 298 studenti di una zona già martoriata da altre problematiche e abbiamo spostato i bambini delle elementari in via Lago Sant’Angelo e quelli della materna a Fontanelle. A spese del Comune abbiamo anche messo a disposizione i mezzi di trasporto per portare a scuola i bambini, anche quelli della materna, caso unico a Pescara. Poi abbiamo affrontato tutte le problematiche, all’apparenza insormontabili, sollevate dai genitori per via Lago Sant’Angelo. E’ vero: avevamo previsto di terminare i lavori entro un anno e così non è stato, ma solo per le grandissime problematiche burocratiche incontrate negli Enti sovraordinati al Comune, a partire dal Provveditorato alle Opere pubbliche sino alla firma della convenzione che sono andato personalmente a ritirare presso il Ministero per non attenderne l’invio – ha proseguito l’assessore Renzetti -. Per l’intervento abbiamo a disposizione 500mila euro di finanziamento Cipe a fondo perduto, ai quali abbiamo aggiunto altri 130mila euro dell’amministrazione comunale per realizzare opere complete, quindi 630mila euro per l’adeguamento strutturale antisismico dell’edificio. Poi nelle varie Commissioni che hanno esaminato il progetto è arrivata la prescrizione per la quale, per realizzare opere realmente complete, ci si chiedeva di effettuare anche l’adeguamento energetico della scuola, e allora l’amministrazione ha stanziato altri 400mila euro arrivando a un cantiere di 1milione 30mila euro per un’opera che riteniamo fondamentale perché è evidente che la scuola di via Rubicone rappresenta un punto di riferimento importante per il quartiere San Donato, una scuola che non può chiudere. Firmata la convenzione, individuata la ditta, i lavori cominciano la prossima settimana: la prima fase, già appaltata all’impresa Ventra Antonio di Melfi, riguarda l’adeguamento statico-strutturale e giovedì 3 novembre consegneremo il cantiere che dovrà essere chiuso entro 180 giorni; subito dopo aprirà il secondo cantiere per l’adeguamento energetico, ossia la realizzazione di un cappotto termico e di un miglioramento estetico della scuola. Tutte le opere si concluderanno entro l’estate e per settembre 2012 intendo riaprire la scuola elementare di via Rubicone. Intanto abbiamo risolto anche il problema inerente l’assenza di spazi in via Lago Sant’Angelo in cui praticare l’attività sportiva, per cui garantiamo a tutti gli alunni il trasporto presso la palestra del Palazzetto Papa Giovanni XXIII. Teniamo conto che l’intervento di cui oggi parliamo era previsto dalle normative già dal 2003, dopo San Giuliano, e doveva essere eseguito prima del nostro insediamento, dunque chi oggi parla e passeggia nei corridoi scolastici per seminare zizzania, farebbe bene a tacere”. La dirigente D’Emilio ha “ringraziato l’amministrazione comunale per la disponibilità dimostrata sin dal 2009”, precisando che “in merito alle condizioni della scuola di via Lago Sant’Angelo, parliamo di una struttura che era stata utilizzata come scuola sino al 2007, dunque adeguata e decorosa, in cui, grazie al Comune, abbiamo allestito anche la biblioteca e una sala multimediale. Una scuola dove non ci sono topi: alcuni hanno segnalato la presenza di roditori, ma su un’area adiacente privata e incolta, per la quale la Asl ha già emanato un provvedimento di bonifica”. Intanto l’assessore Renzetti ha risposto anche alle mamme del plesso scolastico di via Anelli che lamentavano l’assenza del servizio di trasporto scolastico per i propri bambini: “Il Comune non ha inteso fare favoritismi, ma piuttosto, fatti i conti dei mezzi a disposizione e delle risorse, abbiamo dovuto dare la precedenza agli studenti che vivono sulle colline, nelle zone più penalizzate dal punto di vista territoriale e sociale, ossia agli studenti del VII, V e IX Circolo Didattico. Se poi per via Anelli è un problema di strada dissestata, vorrà dire che interverremo per rimettere a posto la strada e non per istituire un servizio di bus scolastico”.

 


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