Lavori per 50milioni affidati senza gara, esplode la polemica

Giuliante (Pdl) chiede le dimissioni di Cialente

08 Luglio 2009   14:30  

Scoppia la polemica, in Abruzzo, per l'affidamento da parte del Comune dell'Aquila ad una societa' finora inattiva del servizio di selezione e smaltimento delle macerie.

L'importo dell'operazione e' di circa 50 milioni di euro. A sollevare il caso e' il capogruppo del Pdl in Regione, Gianfranco Giuliante, che chiede le dimissioni del sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, e la revoca in autotutela della delibera di giunta con cui si e' proceduto all'affidamento diretto, visto che l'atto non sarebbe neppure di competenza dell'esecutivo.

Giuliante sostiene che e' difficile capire perche' un atto di natura gestionale sia stato assunto dalla giunta' e si chiede perche' sia stata scelta proprio questa societa'  dopo che gran parte delle imprese aquilane si sono offerte per contribuire allo smaltimento delle macerie del terremoto.

Sono state tutte bypassate, denuncia Giuliante, e il servizio e' stato affidato a una societa' che non svolgeva attivita', non aveva dipendenti e non produceva dichiarazione dei redditi. La dichiarazione di inizio attivita' risale infatti al 31 maggio, mentre l'affidamento e' avvenuto il 12 giugno'.

Il capogruppo del Pdl mette in evidenza che l'operazione e' 'di proporzioni non ordinarie, dato che la quantita' di materiale da smaltire a L'Aquila e' fuori dal normale. Questo imprenditore ha fatto l'affare della sua vita e ha dimostrato di avere un fiuto degli affari fuori dal comune. Mi chiedo pero', prosegue Giuliante, se e' possibile che un'azienda inattiva abbia i requisiti per un appalto di queste proporzioni e nello stesso tempo se e' possibile che tutte altre aziende non avessero i requisiti'.

Tra l'altro Giuliante fa notare che l'intervento dovrebbe svolgersi 'in un sito inattivo che si trova a Paganica, prospiciente alle sorgenti del Vera, di cui la societa' ha dichiarato di essere proprietaria attraverso un'altra societa' del gruppo'. Tra le particolarita' di questa vicenda Giuliante segnala il fatto che 'questa mattina, in Comune, e' stato impedito l'accesso agli atti a un'associazione dell'Aquila. E poi, prosegue, sembra che sia stata la societa' che si e' aggiudicata il lavoro a scegliere e proporre i prezzi, che sarebbero poi stati inseriti in delibera'. Di fronte a questa situazione 'il minimo che si possa fare e' chiedere le dimissioni del sindaco che per la seconda volta inciampa sullo smaltimento e sui rifiuti. Chiediamo anche che si proceda al ritiro in autotutela dell'atto, conclude Giuliante, anche perche' non e' di competenza della giunta'

"Dall'alto della serenita' che contraddistingue questa come le altre scelte che ho compiuto da due anni a questa parte, rilevo obiettivamente che, a tre mesi e due giorni dalla notte della tragedia che ci ha colpito, il capogruppo del Pdl da' segni della sua esistenza per la terza volta". Lo afferma il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, in replica alle dichiarazioni del consigliere regionale Gianfranco Giuliante nella conferenza stampa che si e' tenuta stamattina a Pescara sul tema dello smaltimento dei rifiuti generati dal terremoto. "Tre occasioni perse - continua Cialente - per fornire un contributo proficuo e spese solo per attaccare l'amministrazione comunale e la mia persona. Desaparecido nella quotidiana battaglia per la sopravvivenza della citta' e nel confronto mai facile con il Governo, e' occupato unicamente nelle battaglie interne al suo partito o nella lottizzazione delle nomine regionali. Se solo avesse partecipato a qualcuna delle centinaia di riunioni continue svolte dal Comitato direttivo dell'emergenza - prosegue il sindaco - conoscerebbe le difficolta' che, con la Protezione civile ed altre massime cariche istituzionali, abbiamo dovuto affrontare per risolvere il drammatico problema dell'identificazione del sito per il doloroso smaltimento delle nostre macerie. Non ho ne' tempo ne' voglia di rispondere al capogruppo Pdl che, evidentemente - conclude Cialente - ha invece tempo da perdere in questi giochi, mentre altri stanno letteralmente 'crepando', per salvare quella che e' anche la sua citta'.


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