Le 99 Cannelle, da simbolo della nascita a simbolo di rinascita

La fontana delle 99 Cannelle è forse il monumento più conosciuto della città dell'Aquila. I suoi mascheroni in pietra – secondo la più riconosciuta tesi storica - rappresenterebbero i castelli che nel 1254 contribuirono alla fondazione della città.
È un luogo insomma profondamente legato alla storia e alle origini dell'Aquila, avvolto da misteri e leggende anche sulla provenienza dell'acqua che vi sgorga.
Le pareti della fontana sono fatte con la pietra bianca e rosa che caratterizza anche la facciata della basilica di Collemaggio.
Il monumento, a ridosso delle antiche mura, al centro dell'antico Borgo Rivera ridotto per buona parte in macerie dal terremoto dello scorso anno, è oggetto del primo vero intervento di recupero di un bene storico-artistico.
Grazie al Fai, Fondo Ambiente Italiano, a fine gennaio sarà aperto il cantiere per il restauro della Fontana, fino al sei aprile simbolo della nascita dell'Aquila oggi simbolo della rinascita.

A dare il loro contributo le imprese che saranno impegnate nei lavori a titolo gratuito, e migliaia di cittadini, iscritti al Fai e non, che hanno risposto alla campagna “Sos Monumenti Abruzzo”. Quasi 600mila euro sono stati già raccolti, per gli altri 150mila – necessari al restauro – ci si appella a tutti coloro che in questi mesi hanno dimostrato la loro solidarietà: sul sito www.fondoambiente.it si trovano tutti i riferimenti bancari per donare (conto corrente postale 11711207, specificando causale "Sos Monumenti Abruzzo"; con carta di credito telefonando al numero 02-467615.259; bonifico bancario IBAN IT14J0322601604000030014311, specificando la causale "Sos Monumenti Abruzzo").

L'auspicio collettivo è adesso quello che lo Stato, quindi il Ministero per i Beni culturali, intraprenda il complesso lavoro di recupero del centro storico. Le linee guida fatte dal Comune – ha detto stamani il sindaco Cialente – sono pronte; speriamo di vedere i primi cantieri entro la primavera-estate.

Nell'intervista Marco Magnifico, Direttore Generale Culturale del Fai.

(MS)