Le Parole del Papa per le popolazioni colpite

Benedetto XVI testimonia la sua presenza

28 Aprile 2009   10:48  

"La Chiesa tutta e' qui con me, accanto alle vostre sofferenze, partecipe del vostro dolore per la perdita di familiari ed amici, desiderosa di aiutarvi nel ricostruire case, chiese, aziende crollate o gravemente danneggiate dal sisma". Lo ha assicurato il Papa alla popolazione di Onna, il centro dell'Abruzzo che, in proporzione al numero degli abitanti, e' stato il piu' colpito dal terremoto, e d a dove Beneetto XVi ha inizato oggi il suo pellegrinaggio. "Cari amici - ha spiegato agli ospiti della tendopoli - la mia presenza tra voi vuole essere un segno tangibile del fatto che il Signore crocifisso e' risorto e non vi abbandona; non lascia inascoltate le vostre domande circa il futuro, non e' sordo al grido preoccupato di tante famiglie che hanno perso tutto: case, risparmi, lavoro e a volte anche vite umane. Certo, la sua risposta concreta passa attraverso la nostra solidarieta', che non puo' limitarsi all'emergenza iniziale, ma deve diventare un progetto stabile e concreto nel tempo. Incoraggio tutti, istituzioni e imprese, affinche' questa citta' e questa terra risorgano". "Il Papa - ha insistito - e' qui, oggi, tra di voi per dirvi anche una parola di conforto circa i vostri morti: essi sono vivi in Dio e attendono da voi una testimonianza di coraggio e di speranza. Attendono di veder rinascere questa loro terra, che deve tornare ad ornarsi di case e di chiese, belle e solide. e' proprio in nome di questi fratelli e sorelle che ci si deve impegnare nuovamente a vivere facendo ricorso a cio' che non muore e che il terremoto non ha distrutto: l'amore. L'amore rimane anche al di la' del guado di questa nostra precaria esistenza terrena, perche' l'Amore vero e' Dio. Chi ama vince, in Dio, la morte e sa di non perdere coloro che ha amato".

Al termine del suo discorso nella tendopoli di Onna, il Papa ha pronunciato una preghiera da lui stesso composta "per le vittime del terremoto" e specialmente - ha aggiunto - per i bambini "strappati alla vita". "Affidiamo questi nostri cari a Te, Signore, sapendo che ai tuoi fedeli Tu non togli la vita ma la trasformi, e nel momento stesso in cui viene distrutta la dimora di questo nostro esilio sulla terra, Ti preoccupi di prepararne una eterna ed immortale in Paradiso. Padre Santo, Signore del cielo e della terra, ascolta il grido di dolore e di speranza, che si leva da questa comunita' duramente provata dal terremoto. E' il grido silenzioso del sangue di madri, di padri, di giovani e anche di piccoli innocenti che sale da questa terra. Sono stati strappati all’affetto dei loro cari, accoglili tutti nella tua pace, Signore, che sei il Dio-con-noi, l'Amore capace di donare la vita senza fine. Abbiamo bisogno di Te e della Tua forza, perche' ci sentiamo piccoli e fragili di fronte alla morte; Ti preghiamo, aiutaci, perche' soltanto il Tuo sostegno puo' farci rialzare e indurci a riprendere insieme, tenendoci fiduciosi l'un l'altro per mano, il cammino della vita. Te lo chiediamo per Gesu' Cristo, nostro Salvatore, in cui rifulge la speranza della beata risurrezione. Amen!".

(AGI)


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore