Una promessa di inserimento nel mondo della pubblicità si è trasformata in un incubo per una donna a Brescia, che ha denunciato di essere stata costretta a prostituirsi. La vicenda ha portato all'arresto di tre uomini, accusati di sfruttamento della prostituzione e violenza sessuale.
La vittima, dopo essere stata indotta con la promessa di opportunità lavorative nel settore pubblicitario, ha chiamato i soccorsi a Bovezzo (Bs) il 21 agosto, raccontando di aver subito una violenza sessuale durante la notte. L'indagine condotta dai carabinieri della stazione di Nave, con il supporto dei colleghi della compagnia di Gardone Val Trompia, ha portato all'arresto di due uomini di nazionalità nigeriana, di 26 e 27 anni, e di un terzo, originario della Sierra Leone, di 41 anni.
Le indagini hanno rivelato che i sospetti avevano iniziato lo sfruttamento della donna a partire dalla metà di agosto, dopo averla conosciuta casualmente a Brescia. Le perquisizioni effettuate al momento dell'esecuzione delle misure cautelari hanno portato al sequestro di telefoni cellulari, computer e 9.000 euro in contanti, ritenuti provento delle attività illecite.
Attualmente, i due uomini di nazionalità nigeriana sono in carcere, mentre il terzo, originario della Sierra Leone, è agli arresti domiciliari. Gli inquirenti hanno ricostruito la dinamica dei fatti attraverso l'analisi delle chat tra la vittima e i presunti responsabili, confermando le gravi accuse a carico degli arrestati. La Procura di Brescia ha emesso le misure cautelari su richiesta del gip.