Le Rughe Ora si Combattono Con il Sangue. Moderna Tecnica alla "Dracula"

19 Gennaio 2015   05:48  

Incredibile il boom di una nuovissima tecnica per combattere le rughe della pelle che dopo gli "anta" diventano molto marcate anche nei visi più giovanili.

La tecnica è definita della "Vampirizzazione" o più precisamente Prp (plasma ricco di piastrine).

Per la verità non è una vera e propria novità, la tecnica viene già ampiamente utilizzata in ortopedia per favorire la rigenerazione muscolare di muscoli e tendini lesionati.

Solo negli ultimi mesi sta, però, prendendo piede a livelli estetico, «anche perché è basato sull'utilizzo del sangue del paziente e non c'è nessuna azienda che ha interesse a promuoverlo», spiega all'Adnkronos Salute il chirurgo plastico Maurizio Valeriani.

«Insomma è una tecnica che ci ha messo un po' ad affermarsi ma ora sta prendendo piede con un certo vigore - aggiunge lo specialista - anche perché si tratta di un metodo fisiologico che consente un ringiovanimento molto naturale, riducendo le rughe. Non parliamo di miracoli ma si tratta di una biostimolazione efficace per il viso, intorno agli occhi e alla bocca. E anche per contrastare la calvizie».

LE PIASTRINE SONO LA CHIAVE

Le piastrine «sono una componente del sangue fondamentale nella riparazione delle ferite. Per far fronte al danno si parte proprio dall'attivazione delle piastrine, attraverso la liberazione di sostanze riparatrici, le citochine», spiega Valeriani. È un meccanismo naturale «che si è pensato di utilizzare in medicina per riparare le lesioni, come si fa da tempo in ortopedia. Molti campioni del calcio ne hanno usufruito - ricorda il chirurgo - per facilitare e accelerare la riparazione di legamenti e muscoli».

Una piccola quantità di sangue, prelevato dal paziente, viene prima centrifugato poi degranulato per essere infine iniettato, così concentrato, sul volto o sul cuoio capelluto.

COSTI ALTI, da 300 a 700 EURO, MA I RISULTATI?

«Un elemento importante da valutare - aggiunge il chirurgo - è la concentrazione delle piastrine che non deve essere troppo elevata, altrimenti si ha praticamente un effetto di 'blocco' e la terapia risulta inefficace. Né deve essere troppo bassa perché non servirebbe. Ci vuole un giusto equilibrio. Il metodo, inoltre, funziona da 'facilitatore' nei lipofiller, ovvero quando si utilizza grasso corporeo del paziente, ricco di staminali, come 'riempitivo'. In pratica prima si inietta sangue arricchito poi il grasso. Con questo sistema i risultati, come evidenziano diversi studi, sono migliori».

La 'vampirizzazione' viene «sempre più richiesta, in sostituzione ma anche integrata ad altre tecniche», dice Valeriani precisando che un trattamento costa dai 300 ai 700 euro, «con prezzi più elevati se si interviene sulla calvizie perché si tratta ovviamente di aree più estese».

Su piano pratico, poi, «oggi nelle diverse Regioni ci sono norme diverse per la manipolazione del sangue necessaria in questa metodologia. In alcune basta la presenza del medico trasfusionista in studio per poter prelevare ed eseguire le operazioni necessarie sul plasma. In altre Regioni, invece, è richiesto al paziente di recarsi in un centro per il prelievo. Credo però che si dovrà presto arrivare ad un'armonizzazione delle norme», conclude l'esperto.

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