Le cliniche private: negli ospedali pubblici 13 miliardi di sprechi

01 Dicembre 2011   16:35  

Beneficiano dell'85,1% dei 60 miliardi che lo Stato destina alla spesa ospedaliera (circa 51 miliardi di euro) ma ne sprecano oltre il 29% (pari a circa 13 miliardi di euro l'anno). Sono gli ospedali pubblici italiani secondo l'analisi realizzata dall'Associazione italiana ospedalita' privata (Aiop) nel rapporto "Ospedali & Salute 2011". 

Agli ospedali privati convenzionati e alle case di cura private accreditate, che rappresentano il 45% del totale degli istituti di cura italiani e che ospitano il 21% dei 220mila posti letto per degenza ordinaria di cui dispone il Servizio sanitario nazionale, rimangono poco meno di 9 miliardi di euro.

Entrando nel dettaglio dell'analisi delle regioni, emerge che nelle 15 regioni a statuto ordinario l'eccedenza di spesa rispetto al fabbisogno ammonta al 27,9% mentre si attesta al 36,1% nelle regioni a statuto speciale. Veneto e Lombardia si confermano regioni piu' virtuose anche se la seconda, con una percentuale del 19,3%, perde il primato cedendolo alla prima, che "limita" gli sprechi della spesa al 17,2%. 

Maglia nera ancora una volta alla Calabria che con il 46,4% degli sprechi peggiora addirittura la sua performance rispetto allo scorso anno. Un lieve miglioramento si registra, infine, nel centro Italia dove l'inefficienza e' migliorata di un punto percentuale, passando dal 33,4% al 32,8%. In particolare, migliorano leggermente due delle regioni sotto commissariamento: il Lazio che scende al 41,3% dal 43% del 2010 e la Campania, passata dal 42,4% dello scorso anno al 41,7% di quest'anno. 

Il Lazio resta tuttavia la regione con i maggiori sprechi in termini assoluti, pari a una cifra di 1900 milioni di euro. Costo dei posti letto, invecchiamento della popolazione, mobilita' dei pazienti, tasso di ospedalizzazione e case mix (indice che misura la complessita' delle prestazioni) sono i fattori che, sottolineano i redattori del rapporto Aiop, incidono sulle perfomance delle regioni e sui costi. 
Cosi', se il Veneto si distingue per costo dei posti letto tra i piu' contenuti, elevata complessita' delle prestazioni, alto indice di attrazione di pazienti provenienti da altre regioni e tasso di ospedalizzazione contenuto; il Lazio emerge per l'elevato tasso di inefficienza dovuto al piu' alto costo in assoluto per posto letto, eccessivo tasso di ospedalizzazione e complessita' delle prestazioni media; la Calabria, infine, registra un costo per posto letto medio-basso, un indicatore di invecchiamento basso cosi' come l'indice di complessita' delle prestazioni. 

Un terzo degli italiani negli ultimi dodici mesi ha utilizzato i servizi ospedalieri, piu' di quanti lo abbiano fatto nel 2010 (29,5% contro 23,8%), anno rispetto al quale e' aumentato anche il numero di coloro che ha preferito un ospedale pubblico a una struttura privata (82,3% contro 79,3%). 

AIOP, 1 SU 3 UTILIZZA SERVIZI OSPEDALIERI; 82% PUBBLICO 

L'analisi dei comportamenti dei cittadini rispetto alla scelta dei luoghi di cura e della loro opinione sulla qualita' dei servizi e' contenuta nel nono rapporto 'Ospedali & Salute' realizzato dall'Aiop (Associazione italiana ospedalita' privata) e presentato questa mattina a Roma. 

Dall'indagineemerge che il 19,8% di chi ha scelto gli ospedali pubblici ha preso in considerazione diverse strutture e opzioni prima di scegliere. 

Tra gli utenti delle cliniche private, invece, la percentuale di chi sceglie in modo piu' ponderato sale al 53,8% ed e' cresciuta negli ultimi tre anni. La presenza di uno specialista (36,6%), la rapidita' delle prestazioni (28,7%) e l'esperienza passata (19,2%) sono le ragioni che spingono i pazienti a scegliere il privato accreditato. 

Comodita' e vicinanza a casa (36,7%), una valutazione migliore rispetto al privato (23,9%), l'abitudine (23,8%) sono invece gli elementi che fanno preferire gli ospedali pubblici. Nel caso delle cliniche private conta invece la rapidita' delle prestazioni (34,5%), la vicinanza a casa (20,4%) e il suggerimento di familiari e amici (20,2%). La percentuale di soddisfazione piu' elevata si registra per le cliniche private (96,6%), seguite dal privato accreditato (95,3%) e dagli ospedali pubblici (87,8%). 

Se la cortesia del personale (53,3%), la competenza degli operatori (49,3%) e la pulizia degli ambienti (47,6%) sono i fattori che piu' incidono nel giudizio dei pazienti sul privato accreditato, la professionalita' del personale (32,3%) e' cio' che prevale nel caso delle strutture pubbliche. Anche nel caso della fidelizzazione, sono le cliniche private ad aggiudicarsi il primato con il 98,6%, seguite dal privato accreditato (97,1%) e dagli ospedali pubblici (91,4%). 


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