Le ditte non cominciano i lavori e 9500 famiglie attendono...

Al convegno Carispaq

21 Ottobre 2009   17:59  

Non è stato solo un incontro tecnico il convegno ''Finanziamenti agevolati per la ricostruzione'', organizzato a L'Aquila dalla Carispaq. E stata l'occasione per fare il punto della siutazione, con le sue luci e le sue ombre, a sei mesi dal sima.

 

 

''Nel 2010 – esordisce il presidente Carispaq Rinaldo Tordera – il sisma farà sentire i suoi effeti drammatici sull'economia del territorio. Si colgono però segnali positivi nel medio-lungo termine nei settori dell'edilizia, della ristorazione, della ricettività''

L'accordo firmato dalla Cassa depositi e prestiti e Abi, è stato poi spiegato, rende immediato l’ottenimento del 25% del finanziamento per la ristrutturazione delle case B e C, quelle meno danneggiate, fino ad un tetto di 20.000 euro, ed allarga le agevolazioni alle parti comuni dei condomini.

Un passo importante dunque, ma occorre fare presto, perchè a L'Aquila, ha affermato il sindaco Massimo Cialente, la situazione si fa drammatica.

Le case B e C sono 9.500, ed altrettante sono le famiglie sfollate, per le quali non sono previste soluzioni abitative nel progetto CASE, dopo aver iscritto i figli a scuola in città, dovranno passare l'inverno in alberghi lontani. Le case mobili in arrivo risolveranno il problema solo in parte. E i lavori di ristrutturazione intanto non partono, e rischiano anzi di slittare a primavera, anche perchè le ditte vogliono forse eccessive garanzie. Da qui l'accorato appello del sindaco.

Nel servizio l'intervento integrale del sindaco Massimo Cialente

 

 


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