Le famiglie a tutto Gas: spesa collettiva contro il carovita

Esperienza pilota a Teramo

04 Febbraio 2009   16:22  

Comprano prodotti biologici, sostengono le popolazioni in difficoltà e risparmiano. Hanno compreso che agire secondo coscienza porta a migliorare il proprio stile di vita, e che economia e rispetto per l'ambiente non sono incompatibili come la società del consumo vorrebbe far credere. Sono 15 famiglie teramane che alla crisi economica rispondono con la solidarietà invece di cadere preda della paura e del vittimismo, dando vita ad un'iniziativa che promette di espandersi e di contagiare l'intero Abruzzo. Si chiama Gas: gruppo di acquisto solidale, un sistema di spesa collettiva finalizzato al benessere nutrizionale e alla responsabilità del consumo. Un modo di vivere volto alla difesa dell'ecosistema, del proprio organismo, e perché no, anche delle proprie tasche.

Alla base del Gas è il culto del prodotto biologico. Le famiglie che compongono il gruppo si rivolgono unicamente a produttori di fiducia, acquistando grandi quantità di cibo da distribuire poi a tutti i membri dell'associazione. Il netto risparmio che ne deriva è soltanto una delle motivazioni che spingono i cittadini ad aderire all'iniziativa. Come ha spiegato di recente Giovanni Notarangelo, coordinatore del Gas teramano, lo scopo dei gruppi di acquisto solidale è quello di tutelare salute umana e natura, tramite l'acquisto di prodotti biologici notoriamente a basso impatto ambientale:consumatori e produttori vengono in contatto con sostanze quasi sempre prive di pesticidi e pertanto meno inquinanti e nocive.

Affinchè il processo del biologico si compia e l'iniziativa giunga a maturazione tuttavia, occorre munirsi di due fondamentali ingredienti: fiducia e spirito comunitario. Come nel caso dei Farmers Market, I Gas sono in grado di saltare numerosi passaggi della filiera tradizionale, entrando direttamente in contatto con il produttore. Si instaura così una relazione di fiducia reciproca e mutuo sostegno in grado di incoraggiare i piccoli imprenditori locali a perseguire la coltivazione biologica, e nello stesso tempo a non subire i "ricatti che la grande distribuzione" infligge loro sui prezzi. Per Gennaro Castorani, membro dell'associazione teramana, sostenere i piccoli produttori ortofrutticoli locali significa nutrire la parte fondamentale dell' economia abruzzese: l' agricoltura.

Oltre a consumare responsabilmente, il Gas teramano (come la maggior parte dei Gas sparsi nel mondo) si muove nel tentativo di aiutare i popoli in difficoltà. "Alcuni prodotti come tè, caffè, cioccolato e altro -commenta Notarangelo- li acquistiamo nelle due botteghe di commercio equo e solidale presenti in Provincia, a Roseto e Giulianova: sosteniamo loro e aiutiamo le popolazioni del Sud del mondo".  L' organizzazione interna al gruppo è lineare, ma richiede la collaborazione di tutti i suoi componenti. Per ogni fornitore/produttore viene designato un responsabile con relativo vice. Sono loro a raccogliere tramite mail gli ordini del gruppo. Gli ordini bimestrali riguardano i generi confezionati, mentre quelli periodici si riferiscono ad alimenti come frutta e parmigiano, o ad indumenti come scarpe e magliette di cotone bio. Effetto secondario, ma graditissimo, il risparmio che deriva da un simile approccio al consumo. In presenza di ordini talmente corposi tutti i produttori effettuano sconti, mentre il significativo accorciamento della filiera tradizionale conclude l’opera, portando ad una riduzione dei prezzi che va dal 30 al 50%. Quando arriva il "giorno della consegna" le famiglie si incontrano per ritirare quanto ordinato, spesso dando vita ad occasioni di confronto spontaneo e socialità.
 
Un altro importante risvolto della relazione tra Gas e piccoli produttori risiede infatti nell'esperienza di un nuovo tipo di contatto umano. Il consumo di cibi genuini genera felicità e gratitudine, rende più vicini all'ambiente e stimola la conoscenza dei valori e delle tradizioni enogastronomiche locali, in un processo che conduce dritti alla celebrazione della terra come madre generosa di tutte le cose, come dimensione spirituale da proteggere e invocare in un sistema che pericolosamente, ancora, oltraggia la natura sfruttandone ogni risorsa. Aziende agricole di tal genere, dove la relazione tra consumatori e produttori viene coltivata all'insegna della trasparenza e di un rinnovato senso di responsabilità, sono vere e proprie giostre dei sensi: frutti, ortaggi, fiori e alimenti tipici del luogo si toccano con le proprie mani, si assaggiano, si contemplano, si annusano. Il profumo inebriante dei limoni, il sapore mediterraneo dei pomodori, l' essenza austera della salvia e il verde brillante del basilico fresco, coinvolgono la persona in uno spettacolo in grado di tranquillizzare la mente, estinguere il caos in essa racchiuso, e sintonizzarla, finalmente, sulla frequenza del cuore.
Giovanna Di Carlo

 

 


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