Le famiglie terremotate di Sulmona dimenticate da tutti

Ci scrive la signora Rosanna

09 Dicembre 2009   17:56  

Mi chiamo Rosanna, da Sulmona, vorrei porre alla vostra attenzione il mio problema, che è il problema di altre 2000 persone in
questa valle.
Anch’io con il sisma del 6 Aprile ho perduto la mia casa, inagibile e, io mio marito e i miei due figli abbiamo vissuto in macchina diversi giorni, poi ospiti qui e la, lo stato ci ha offerto solo una sistemazione in tenda a fine Maggio, che ho dovuto rifiutare per via
del fatto che mio figlio aveva contratto una broncopolmonite (in macchina) e non si era ancora ristabilito. Dopo quello nulla, così
anche per dignità, ho cercato di sistemarmi alla meno peggio, ho pregato una parente di concedermi una stanza in attesa che mi venisse riconosciuto un sostegno economico per la autonoma sistemazione. Nel frattempo il mutuo di casa non è stato sospeso, così come bollette e gabelle comunali, anzi, in principio in banca mi dissero che potevo aspettare a pagare per vedere cosa sarebbe successo, la sorpresa successiva è stata che quelle rate me le son viste “lievitate” di 300 euro ognuna perché passate “in sofferenza”.
Ditemi, con sincerità, perché io, la mia famiglia, le altre famiglie, non dobbiamo vederci riconoscere alcun sostegno… la cosa che fa stare male più di tutte è la consapevolezza di essere diventati gli invisibili di questo terremoto. Giorno dopo giorno sto maturando la convinzione che per portare alla luce quanto vi ho appena scritto, occorra un’atto forte, estremo e giuro di esserci davvero vicina… l’ennesimo colpo lo abbiamo ricevuto alla notizia dell’inserimento nel cratere di Bugnara, più che un cratere sembra un satellite, un craterico ad personam, perché in quel paese non è accaduto davvero nulla di grave, Sulmona è vero, ha ancora il suo corso, ma basta spostarsi di 50 metri per vedere che è tutta una facciata e che i problemi sono grandi. Avrei voluto intervenire di mio sulla mia casa, ma la cosa è indissolubilmente legata alla ricostruzione del centro storico aquilano… tristemente paradossale questa cosa, vi prego, parlate qualche volta di noi, di noi che non avremo map, di noi che non avremo C.a.s.e. di noi che non abbiamo più nulla a differenza dei debiti da pagare… indicateci quale via dobbiamo seguire se ve ne è una.

(Lettera firmata)

 

Gentile Signora Rosanna,

purtroppo le parole del Ministro Tremonti sono la conclusione del clamore mediatico di questo sisma, letteralmente "all'Abruzzo abbiamo dato anche troppo..." e sono ciò che una campagna stampa senza precedenti lascia in questa terra.

Oggi gli stessi aquilani convivono con il terrore di esser considerati "normali" da tutta Italia che dalle TV nazionali (tutte e 7) ricevono l'immagine di un territorio rinato come per magia.

L'impegno del Governo è stato grande e ha portato notevoli risultati in tempi rapidissimi, ma mi si lasci dire, oltre agli alloggi e alle scuole provvisorie si è visto ben poco per la sicurezza e la socialità delle persone. Certo di tempo non ne è passato molto, soli 8 mesi, ma i programmi son quel che sono e grazie a Dio che c'è stata la solidarietà di tutti gli italiani che come al solito hanno sopperito a quello che dovrebbero assicurarci le tasse che paghiamo, la sicurezza di non essere abbandonati.

Infatti si veda come sono state realizzate le palazzine del Piano C.A.S.E. o i M.A.P. (Moduli Abitativi Provvisori) tutti soldi della solidarietà, tutti soldi che non arrivano dalla Protezione Civile o dal Governo.

Bertolaso tuona per i ritardi e l'unico segnale di trasparenza che da è quello di "svergognare" le imprese più lente, ma per il resto tutto è secretato (in barba allo stesso brunetta!).

Nel caso specifico di Sulmona, poi si rasenta il ridicolo, prima il Sindaco minaccia le dimissioni, poi più nulla! Che sia rientrata l'emergenza? Oppure l'appuntamento delle provinciali è troppo importante.

Signora se posso darvi un modesto consiglio sarebbe ora che voi danneggiati dal sisma di Sulmona faceste presente al vostro Sindaco le problematiche, ma dovete essere compatti, fare massa critica, le elezioni sono troppo importanti, il potere vince anche sugli affari.

Noi nei prossimi giorni cercheremo di vederci chiaro anche su questa vicenda.


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